Previsioni e reazioni

Economia italiana in frenata. In rapporto dell’Ocse è molto netto a tal proposito. “Oggi l’economia italiana è ufficialmente in stallo”, ha detto il segretario generale, sottolineando che “il rallentamento dell’economia sottolinea ancora una volta l’urgenza di sviluppare politiche per rivitalizzare la crescita”. Abrogazione quota 100 libererebbe 40 miliardi, assicurare che sia misura temporanea “L’abbassamento dell’età pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo” aumenterà “la diseguaglianza intergenerazionale e farà aumentare il debito pubblico”. “Una marcia indietro sul regime di pensionamento anticipato introdotto consentirebbe di liberare risorse per 40 miliardi di euro” da qui al 2025. Ora “occorre assicurarsi che Quota 100 sia davvero una misura temporanea”, ha specificato Gurria. Il ministro dell’economia Giovanni Tria risponde così: “Condivido la necessità a tenere presente gli aspetti e ricordo come ne abbiamo tenuto conto fino a oggi come nella scelta del reddito di cittadinanza”. Il reddito di cittadinanza “è concepito con il duplice intento di consentire” a chi è “a rischio emarginazione di entrare nel mercato lavoro e, come conseguenza, di aumentare la propensione al consumo e irrobustire la domanda interna”, spiega il ministro. Preoccupazione per la situazione economica dell’Italia è stata espressa anche dal Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che oggi vedrà Conte: “Sarà una sorta di stagnazione. Il che vuol dire che i problemi dell’Italia continueranno a crescere. La crescita è in ritardo ed è necessario trovare gli strumenti per riprenderla, i livelli del reddito sono alti e bisognerà correggerli, ma dire che l’Italia costituisce un rischio è esagerato”. Matteo Salvini si appresta subito a dire che non siamo in presenza di nessuna crisi di governo. E spiega: “Io non mollo. Ci sono ancora tante cose da fare”. Come ad esempio la riduzione della pressione fiscale e una legge pensionistica più equa: “L’obiettivo è arrivare a quota 41 per le pensioni entro la fine del mandato, così come la tassa al 15% se non per tutti per tanti”.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Charles Tannock Conservatori e Riformisti, Jonathan Bullock Ukip, Andrea Bonanni la Repubblica ed Elisabetta Gardini Forza Italia