Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando alla seconda edizione del Sustainable Economy Forum nella comunità di San Patrignano, ha rassicurato: “immagino e confido che approveremo il decreto crescita questo pomeriggio”. Il premier ha inoltre parlato di ambiente e infrastrutture: “Si parla spesso – ha detto Conte – del macigno del debito che pesa sulle generazioni future, il debito pubblico, inteso solo in termini finanziari”. Esiste però anche un altro tipo di debito che si passa a figli e nipoti, “fatto di infrastrutture insicure e di un ambiente devastato da presenze inquinanti”, e la politica deve impegnarsi a ridurlo. “Il governo – ha proseguito Conte – si è dedicato a ricostruire un rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni, che si è deteriorato negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi della dura crisi mondiale.
Via libera della Camera dei Comuni alla legge sul rinvio della Brexit oltre la scadenza del 12 aprile che esclude il ‘no deal’, ovvero il divorzio dall’Unione europea senza un accordo. La legge anti no-deal è passata con una maggioranza trasversale di appena un voto: 313 a favore e 312 contrari. La Tory May ha detto che chiederà un’ulteriore estensione all’Ue oltre il 12 aprile per negoziare un compromesso con il laburista Jeremy Corbyn, tale da consentirle di far approvare dal parlamento il piano sulla Brexit già bocciato 3 volte. “Probabilmente potrebbe essere cruciale per l’Ue ottenere dal parlamento il sostegno che chiede il primo ministro”, ha dichiarato la May durante il dibattito sulla legge. Ogni ulteriore rinvio per la Brexit prevede il via libera unanime dei leader Ue.
Il premier ungherese Viktor Orban non parteciperà all’incontro dei partiti sovranisti in programma lunedì prossimo a Milano, convocato dal leader della Lega Matteo Salvini. Non ci sarà neppure alcun rappresentante del suo partito Fidesz. Lo ha confermato una fonte vicina al giornale Nepszava. Orban, secondo la stessa fonte, non vuole rompere con il Partito popolare europeo e spera di evitare l’espulsione e anzi di spostare a destra il Ppe dopo le elezioni. Così non è interessato all’iniziativa di Salvini. Anche la leader del Rassemblement National francese Marine Le Pen non andrà all’incontro dei partiti sovranisti in programma lunedì prossimo a Milano convocato da Matteo Salvini
Donato Bendicenti ne ha parlato con Jacopo Barigazzi politico.eu e Michael Stabenow FAZ