Il Fondo monetario internazionale ha tagliato ulteriormente le stime di crescita dell’economia italiana per l’anno in corso allontanandole dal +1% contenuto nella Legge di bilancio del governo Lega-M5S (una cifra che con ogni probabilità verrà rivista al ribasso con la presentazione del Documento di economia e finanza oggi all’analisi del Consiglio dei ministri). L’Italia, le elezioni europee e la Brexit sono fra i rischi che gravano sulle prospettive di crescita. “In Europa un periodo prolungato di rendimenti elevati in Italia metterebbe sotto ulteriore stress le banche italiane, peserebbe sull’attività economica e peggiorerebbe la dinamica del devio. Altri fattori specifici europei che potrebbero creare rischi sono la crescente possibilità di una Brexit no-deal e l’esito delle elezioni europee” nel caso in cui vengano ritardati o invertiti i progressi nel rafforzare l’architettura dall’area euro. Lo afferma il Fmi. L’Italia si conferma -assieme alla Brexit – come un “possibile fattore scatenante” di una cambiamento del sentimento dei mercati internazionali.
Oggi in Cdm si vara il Def. “Noi partiamo dalle famiglie. C’è già una tassa ridotta quest’anno per le partite Iva, artigiani e commercianti vogliamo ridurle anche per le famiglie e i lavoratori dipendenti”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Oggi giornata di fitti incontri per Theresa May, primo ministro inglese con Angela Merkel ed Emmanuel Macron. “Un rinvio della Brexit per diversi mesi è possibile, fino all’inizio del 2020”, ha dichiarato un appartenente al partito Cdu che ha partecipato alla riunione con Angela Merkel. Mentre la Francia non si oppone ad un rinvio dell’entrata il vigore della Brexit ma che non dovrà essere superiore ad un anno. Lo ha fatto sapere, riporta Afp, il presidente francese Emmanuel Macron che ha ricevuto all’Eliseo Theresa May.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Marco Zanni Lega, Elisabetta Gardini Forza Italia, Michela Giuffrida Partito Democratico e Flavio Zanonato LeU