Qualunque situazione ci sarà, il 31 ottobre il Regno Unito uscirà dall’Unione europea. In ogni caso. Questo il pensiero del premier Boris Johnson, leader del partito dei Tory. Nel congresso del suo schieramento politico nella città di Manchester, dopo aver omaggiato il suo precedessore Theresa May, Johnson spiega: “Usciremo dall’Europa il 31 ottobre, succeda quel che succeda”, seguendo il motto Get Brexit Done.
La stangata attesa da giorni è arrivata. Ed è più pesante delle più tetre previsioni. Gli stati Uniti potranno imporre dazi annui per 7,5 miliardi di dollari sulle importazioni dell’UE: lo ha annunciato l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) chiudendo la controversia aperta dai sussidi europei – giudicati illegali – al costruttore aereo Airbus. Si tratta della contromisura più ‘pesante’ mai imposta dall’organizzazione in una querelle commerciale.
L’Ue e’ pronta a lavorare con gli Usa per trovare “una soluzione equa e equilibrata”, ma se Washington decidera’ di imporre le contromisure autorizzate dal WTO, questo “spingera’ l’Ue in una situazione in cui non avra’ altra scelta che fare lo stesso”. Lo dice la commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmstroem dopo che l’organismo arbitrale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha autorizzato gli Usa a imporre 7,5 miliardi di dollari di dazi all’Unione Europea per i sussidi a Airbus.
“I dazi ci preoccupano molto. Le aziende italiane hanno bisogno di certezze”. Così il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio durante la conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Villa Madama, a Roma.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Brando Benifei Partito Democratico, Carlo Fidanza Fratelli d’Italia e Alberto D’Argenio la Repubblica