Secondo giorno di Consiglio europeo. A tenere banco la questione dell’allargamento dell’Unione europea verso i Balcani. Sulla questione si tornerà a parlare a maggio 2020, in occasione del vertice Ue a Zagabria con i rappresentanti politici della regione. “A Macedonia e Albania dico di non arrendersi, non ho dubbi che un giorno diventerete membri dell’Ue”, ha detto il presidente del consiglio europeo Donald Tusk,
al termine del vertice dei leader dell’UE. “La schiacciante maggioranza” era per l’apertura dei negoziati di adesione “ma serviva un’unanimità, che non c’è stata. Sulla questione dell’allargamento interviene il presidente francese Macron: “Ho un disaccordo di fondo con
quelli che pensano che l’allargamento oggi è la teleologia dell’Europa”, ha spiegato dopo il veto della Francia sull’avvio di negoziati di
adesione con Macedonia del nord e Albania. “Non è l’Europa che voglio. l’Europa non funziona a 27. Come spiegare che funzionerebbe meglio a 28, 29 o 32?”. Il rischio è arrivare a “un mercato unico a coordinamento debole” senza “ambizioni politiche”. Per Macron, non è possibile che “la sola politica da proporre al nostro vicinato sia l’allargamento”. Ma al Consiglio europeo si è parlato anche di Turchia. Questo “cosiddetto cessate il fuoco non era quello che ci aspettavamo, infatti questo non è un cessate il fuoco ma una richiesta di capitolazione dei curdi”. Così il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, al termine del summit dei leader.
Mentre su brexit ha fatto sentire la sua voce la cancelliera tedesca Merkel. “Sul sistema fiscale c’è una concorrenza anche oggi” con l’Ue, ma in futuro “soprattutto per quanto riguarda il digitale il regno unito, in quanto paese terzo, sarà un concorrente economico”, ha
spiegato la Merkel. “Sulla politica estera, penso che continueremo a agire insieme, come sulla sicurezza. Ma sull’evoluzione di
alcuni standard sui dati o sulle piattaforme, o su come integrare il mondo digitale nell’economia, ci saranno delle divergenze” tra Regno Unito e Ue”.
Mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha difeso la manovra economica.
Donato Bendicenti ne ha parlato con Andrea Bonanni La Repubblica e Jacopo Barigazzi politico.eu