La Commissione europea avvisa l’Italia che i soldi anticipati per il progetto della Torino-Lione sono a rischio: “Non possiamo escludere di poter chiedere all’Italia di restituire i contributi della Connecting Europe Facility già sborsati se non possono essere spesi ragionevolmente in linea con le scadenze degli accordi, applicando il principio o si usano o si perdono'”. Il governo ha risposto per bocca del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, prima su twitter, poi in via decisamente più ufficiale, nel corso del question time alla Camera. “Ribadisco ancora una volta che l’analisi costi benefici sarà resa pubblica, condivisa con il Governo francese e presentata insieme ad una parallela analisi tecnico-giuridica. L’interlocuzione che in
queste settimane ho svolto con il Governo francese e che attualmente è in corso con la Commissione europea ha lo scopo di portare avanti questo percorso senza compromettere la disponibilità del finanziamento europeo, il cui venir meno è
stato agitato strumentalmente da più parti”. Sul tema interviene anche il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini: “La possibilità che l’Europa chieda il rimborso dei finanziamenti già erogati per la realizzazione della Tav, in caso di blocco dell’opera è nelle cose e se ne terrà conto nell’analisi costi-benefici”. Salvini è tornato anche sulla manovra dove ha detto: “Non spendiamo soldi a vanvera ma sono convinto che gli italiani vogliano guardare avanti, con questa manovra diamo un segno di speranza”. Inoltre parlando di Europa ha detto: “Daremo una bella scossa. Sono disponibile a cambiare l’Europa con tutti ma ovviamente non credo con i socialisti, perché abbiamo idee nettamente diverse” sull’immigrazione e su altri temi”. Donato Bendicenti ne ha parlato con Herbert Dorfmann SVP/PPE, Piernicola Pedicini M5S/EFDD e Marco Bresolin La Stampa