Le correzioni

“Occorre superare un rigorismo miope che pretende di combattere l’instabilità con misure che finiscono per favorirla. Per far avanzare l’unione bancaria e monetaria serve un rapporto equilibrato tra riduzione e condivisione del rischio”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 13 e 14 dicembre. Il dialogo la strategia per avvicinare le posizioni tra Italia e Europa. “Non andrò a Bruxelles con un libro dei sogni ma presenterò uno spettro completo del progetto riformatore dell’esecutivo” afferma Conte, che aggiunge: “con le elezioni del 4 marzo gli italiani hanno espresso l’urgenza di arrestare l’impoverimento e l’emarginazione causati dal lungo ciclo avverso della crisi economica e di contrastare i fenomeni negativi del processo di globalizzazione”. Intanto Bruxelles fa sapere che in assenza di “correzioni sostanziali” della manovra “che evitino un aumento del deficit strutturale dell’Italia, la Commissione Ue avvierà la procedura per deficit eccessivo relativa al debito”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione responsabile per l’Euro, Valdis Dombrovskis. Interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio che dice: “Guardiamo con attenzione alle misure annunciate ieri da Macron: secondo i nostri calcoli non si sposano con il deficit/Pil annunciato entro fine anno. La Francia dovrà per forza aumentare il deficit e si aprirà anche un caso Francia, se le regole valgono per tutti: ma noi non lo speriamo”.

Intanto sul fronte brexit nessun nuovo negoziato tra Unione europea e Gran Bretagna. E’ questo il messaggio che Angela Merkel ha consegnato a Theresa May nel loro colloquio di un’ora a Berlino, seconda tappa della fulminea missione della premier britannica alla ricerca di nuove aperture da parte dell’Unione europea. Inoltre la Merkel avrebbe detto che quello già raggiunto tra le due parti è un buon accordo, e costituisce una base per lo sviluppo delle relazioni future tra le due parti. Uno dei punti più controversi è la questione irrisolta dei confini tra l’Irlanda, che fa parte della Ue, e l’Irlanda del nord: Merkel chiede garanzie

che la frontiera rimanga aperta anche quando non sarà più in funzione l’unione doganale. Donato Bendicenti ne ha parlato con

Alessandra Mussolini PPE, Pina Picierno Partito Democratico, Marco Zanni Lega e Sergio Cofferati LeU

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