Le stagioni della Brexit

“Gli ultimi sviluppi in Libia ed in particolare l’escalation militare sono motivo di forte preoccupazione per l’Italia, così come lo sono e devono esserlo anche per tutta l’Europa e per l’intera Comunità internazionale”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’informativa alla Camera sulla Libia. “Le evoluzioni” in Libia non ci devono far deflettere dalla ricerca di una soluzione politica, l’unica davvero sostenibile” afferma il premier nell’audizione. “Urge dunque lavorare innanzitutto in direzione di un cessate-il-fuoco e di un’immediata interruzione della spirale di contrapposizione militare, preservando l’integrità di Tripoli e la distensione sul resto del territorio”, sottolinea.

Sul fronte brexit tutto rinviato ad ottobre. Al termine di un lungo negoziato, i capi di Stato e di governo dei 27 trovano l’accordo per concedere a Theresa May altri sei mesi di tempo per rinviare ancora la partita Brexit: Bruxelles e Londra concordano di rinviare al 31 ottobre, il giorno prima della scadenza della Commissione Ue, la data di uscita del Regno Unito dell’Unione, con una clausola di revisione a giugno che secondo i vertici della Ue “non servirà a prendere decisioni ma solo per fare il punto”. La Brexit di Halloween, come viene ribattezzata dalla sala stampa del Vertice, porterà “probabilmente” Londra a partecipare alle prossime elezioni europee di fine maggio, salvo poi veder decadere i suoi parlamentari subito dopo la data del divorzio.

Sul fronte economico il premier Conte rassicura “La flat tax si farà perché è nel programma e perché la disciplina fiscale va semplificata e la pressione fiscale va alleggerita”. E le coperture per centrare gli obiettivi del governo andranno cercate nelle risorse che arriveranno dalla “spending review”, dalla “revisione delle tax expenditures e un’aggressiva politica di contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale”, conclude.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Enrico Tibuzzi Ansa, Marco Bresolin La Stampa ed Enrique Serbeto ABC

Tsunami a maggio?

“Vogliamo far tornare di moda i diritti sociali. Il nostro obiettivo è far stare meglio i cittadini e tornare a credere nel sogno europeo”, così Luigi Di Maio presentando a Roma i primi alleati europei in vista delle prossime Europee del 26 maggio. “Il nostro nuovo gruppo cercherà  di far tornare a credere nel sogno europeo tutti i cittadini europei”, sottolineato. “Si tratterrà  di un gruppo nuovo, ha aggiunto, per chi non si riconosce più nella destra nè nella sinistra, per coloro che si riconoscono nella democrazia diretta e partecipata”, precisa Di Maio.  Si scalda il clima sulle autonomie regionali. “Da Presidente della Camera dico solo che è importante, importantissimo, che il Parlamento abbia un ruolo centrale nella questione delle autonomie”, così il Presidente della Camera Roberto Fico.  Intanto scoppia il ‘caso Campania’.  “Oggi formalizziamo con una lettera al Presidente del Consiglio la richiesta di autonomia differenziata anche per la Campania”. “Abbiamo chiesto – ha spiegato – un mese fa di essere associati alla discussione che riguarda Veneto, Lombardia ed Emilia. Non abbiamo ricevuto risposte e formalizziamo oggi la richiesta di autonomia differenziata anche per la Campania sulla nostra linea: difesa dell’unità  nazionale , parità  di condizioni per tutti i cittadini italiani, livelli di prestazione uguali per tutti e premialità  e penalità  per tutti quegli amministratori che dimostrano di non essere in grado di amministrare in maniera corretta”, continua De Luca. Su fronte brexit Theresa May non demorde. Dopo la nuova sconfitta di ieri alla Camera dei Comuni, la premier britannica continua a lavorare sul fronte europeo, convinta di poter ancora raccogliere una maggioranza parlamentare a sostegno del suo accordo sulla Brexit, a patto di ottenere significative modifiche al backstop. Secondo quanto anticipa la stampa britannica, la May probabilmente volerà  nuovamente a Bruxelles la prossima settimana, mentre durante il weekend avrà  una serie di colloqui telefonici con i leader Ue. Donato Bendicenti ne ha parlato con Isabella Rauti Fratelli d’Italia e Alessandra Maiorino Movimento 5 Stelle

Questione di fiducia

E’ prevista per domani l’approvazione della nota di aggiornamento del Def, prima prova cruciale per la tenuta del governo gialloverde. Da una parte Lega e Movimento 5 Stelle vogliono portare a casa quanto promesso nel contratto di governo e dall’altra il ministro dell’Economia Giovanni Tria mira a tenere i conti in ordine, cercando di non sforare la percentuale del rapporto deficit/PIL. E oggi il ministro Tria intervenendo al convegno di Confcommercio ha voluto ribadire la necessità di far crescere nuovamente la fiducia sia tra gli investitori che tra i consumatori e ha aggiunto “Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione e non di altri”. Un messaggio quest’ultimo chiaro e rivolto in modo indiretto si rivolge in modo indiretto ai suoi colleghi di governo, soprattutto dei Cinque Stelle. Intanto il decreto su Genova che doveva arrivare oggi al Quirinale, slitta ancora e potrebbe arrivare all’attenzione del Colle forse venerdì. Question Time del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio oggi alla camera che è tornato ancora sull’eliminazione del jobs act “”Il Jobs Act abbiamo cominciato a smantellarlo non solo noi, ma oggi ha cominciato anche la Corte Costituzionale stabilendo che la norma sul contratto di lavoro a tempo indeterminato tutele crescenti è illegittima nella parte che determina in modo rigido l’indennita’ di chi è ingiustamente licenziato. Siamo a lavoro in vista dell’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. Per tutte le scadenze che iniziavano dall’altro ieri daremo garanzia che si possa andare avanti. Torneremo all’epoca pre jobs act che ha tolto ai lavoratori un sacco di diritti”. Intanto dall’altra parte dell’Oceano seconda giornata dell’assemblea generale ONU. Trump attacca ancora Iran e Cina, mentre è atteso per stasera il debutto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A Londra sempre aperto il fronte Brexit, a parlare oggi il leader laburista Jeremy Corbin che al congresso del partito a Liverpool ha usato parole dure contro il governo May. Donato Bendicenti ne ha parlato con Enrico Tibuzzi (Ansa), Laura Ferrara (M5S) e Roberto Gualtieri (Partito democratico).

Il tempo della competenza

“Non è il tempo di scardinare pilastri del nostro sistema pensionistico e fiscale, non è il tempo delle cicale ma il tempo della competenza, della serietà e dell’investimento sul futuro”. Questo l’invito che il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni rivolge a tutte le forze politiche in prospettiva per chi dovrà assumersi l’onore di governare il paese dopo il 4 marzo. E sempre sul tema delle elezioni in Italia interviene nuovamente il commissario europeo Pierre Moscovici che ribadisce come il suo “unico auspicio è che il prossimo governo, quale che sia, perché sono gli italiani che votano, sia un governo pro-europeo”. Da domani al Viminale sarà possibile depositare i simboli delle liste in corsa alle elezioni. E proprio alla guida del Viminale, Silvio Berlusconi oggi ha dichiarato che vedrebbe bene Matteo Salvini. Il leader della Lega, nel frattempo, ha presentato la candidatura dell’avvocato Giulia Bongiorno. E sul tema delle candidature proseguono le proteste degli esclusi dalle parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Nel centrosinistra, invece, vicino un accordo tra il Pd e il movimento che fa capo ad Emma Bonino. E’ la campagna elettorale al centro del dibattito della puntata odierna della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Lia Quartapelle (PD), Daniele Pesco (Movimento 5 Stelle) e il politologo Gianfranco Pasquino.

Direttorio in piazza

“Stasera ci vediamo in Piazza a Nettuno per l’ultima tappa del tour Costituzione Coast to Coast con Alessandro Di Battista… ci guarderemo negli occhi, vi racconterò i fatti e ci parleremo senza intermediari” queste le parole su Facebook di Luigi Di Maio, membro del direttorio Cinquestelle capitanato dal fondatore Beppe Grillo, arrivato oggi a Roma per provare a risolvere il caos della giunta Raggi. Dopo le polemiche di questi giorni che hanno scosso il M5S, si tenta di fornire una prova di unità, la stessa unità che Grillo ha chiesto alla sindaca di  Roma in una telefonata avuta con lei questa mattina. La Raggi per ora rimane ferma sulle sue posizioni circa la permanenza in Campidoglio dell’assessore all’ambiente Paola Muraro e del  nuovo assessore al bilancio Raffaele De Dominicis. Riusciranno i pentastellati a superare questo momento così critico e quali conseguenze avranno i fatti di Roma sulla tenuta dell’intero Movimento? Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti Roberto Biorcio (professore di Scienza Politica all’Università Bicocca di Milano) e Gianfranco Pasquino (politologo).

La mobilitazione


“La minaccia terroristica durerà , ma noi dobbiamo difenderci qui sul nostro territorio, per questo ho deciso di portare durante il periodo estivo a diecimila il numero di militari nei luoghi di svago” queste le parole del presidente francese Hollande pronunciate nel corso di una dichiarazione al termine del quarto Consiglio difesa all’Eliseo. Rimane dunque lo stato d’emergenza in tutta la Francia e proseguono le indagini per fare chiarezza sui tragici fatti di Nizza. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti Ettore Greco (direttore IAI), Sandra Zampa (Partito democratico) e Stefano Candiani (Lega Nord).

Tutto da rifare

Gli elettori austrici torneranno alle urne. E’ quanto deciso dalla Corte Costituzionale di Vienna che accogliendo il ricorso dell’Fpoe, il partito di Norbert Hofer, ha riconosciuto le irregolarità nello spoglio in alcuni seggi indicati nel ricorso. Il nuovo voto si terrà tra settembre ed ottobre. Intanto da Londra i candidati favoriti alla successione al premier britannico David Cameron, Theresa May e Michael Gove sono concordi a non far partire i negoziati per l’uscita dall’Unione europea prima del 2017. “Non abbiamo tempo da perdere, non possiamo sommare incertezza a incertezza, dobbiamo sapere dove siamo”. E’ la risposta, a breve giro, del presidente della Commissione Juncker. Oggi, in Italia, entra ufficialmente in vigore la nuova legge elettorale, l’Italicum, ma si allarga nella maggioranza il fronte che chiede di modificare la legge, ipotesi alla quale il premier Renzi si è sempre opposto. Questi i temi al centro del dibattito di oggi.

Ospiti di Donato Bendicenti: Lorenzo Dellai (Democrazia solidale), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e Enzo Moavero Milanesi (Direttore School of law della LUISS, Roma).

L’accordo con la Turchia

Il parlamento greco ha approvato la legge che riforma il processo di richiesta di asilo e regolamenta il ritorno dei migranti nei cosiddetti Paesi sicuri, fra cui la Turchia. Già da lunedì prossimo 500 irregolari verranno rinviati in Turchia in base all’accordo siglato con l’Ue. Donato Bendicenti ne parla con l’editorialista del Corriere della Sera, Antonio Ferrari.