Il momento del coraggio

È il momento del coraggio. Lo è per l’Unione Europea chiamata a dare una prova di compattezza con l’approvazione del Next Generation EU.

Sperano di chiudere già quest’estate la presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Dopo il passaggio di consegne di ieri è la Germania a presiedere il semestre europeo. Una sfida importante in un momento cruciale per il destino dell’intera Europa. È il momento del coraggio per l’Italia che, Recovery Plan a parte, deve ora approvare il decreto semplificazione. Un decreto che sta creando qualche frizione all’interno della maggioranza, ma dal quale, ribadisce il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si può più tornare indietro. Il rischio di infiltrazioni criminali e mafiose non deve porsi come ostacolo al rilancio dell’economia e all’apertura dei cantieri. Coraggio servirà anche per chiudere il difficile negoziato su Brexit, “ci sono ancora delle differenze importanti” ha rilevato oggi Michel Barnier. Donato Bendicenti ne ha parlato con Antonio Tajani (Forza Italia) e Debora Serracchiani (Partito Democratico)

Strumenti di crescita

“Questo dl è la madre di tutte le riforme” per “far correre il Paese”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, rispondendo al question time a Italia viva sul cosiddetto ‘piano shock’ sulle infrastrutture. “Ci sarà una accelerazione e una semplificazione dell’iter delle opere che saranno accompagnate da un rafforzamento dei presidi di legalità”. Sulle opere di interesse nazionale “ci sarà una procedura negoziale senza bando”, “la deroga alle norme in oggetto contemplata per un periodo definito è accompagnata da procedure di trasparenza”. Si accelererà la cantierizzazione delle opere, ma anche la loro esecuzione.  E sull’utilizzo dei fondi europei Conte assicura che ogni decisione sarà condivisa con il Parlamento.

Oggi Angela Merkel ha aperto il semestre tedesco di presidenza dell’Unione europea con un appello a “rendere di nuovo forte l’Europa” davanti alla sfida posta dalle conseguenze dell’epidemia da coronavirus. La cancelliera tedesca ha parlato al Bundestag, mentre alla porta di brandeburgo il momento simbolico del passaggio delle consegne per la presidenza del semestre europeo. Intanto dal Fiscal board, il gruppo di esperti indipendente che vigila sull’applicazione delle regole del Patto di stabilità, arriva la raccomandazione alla Commissione europea di rivedere al più tardi la prossima primavera lo stop temporaneo. “In autunno valuteremo” ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis ricordando le incertezze che caratterizzano la crisi covid19

“Nessun ritorno alla politica del rigore”, sottolinea il Ministro dell’economia Gualtieri che punta sul sistema delle partecipate italiane per la ripartenza. ”Un modello che ha punti di forza evidenti, soprattutto in vista dell’arrivo dei fondi europei – dice Gualtieri intervenendo alla presentazione del rapporto sulle missioni strategiche per le imprese pubbliche italiani del forum disuguaglianze e diversità. Sentiamo le sue parole.

Donato Bendicenti ne ha parlato con Laura Agea MoVimento 5 Stelle e Federico Mollicone Fratelli d’Italia

La lista

A partire da domani l’Unione Europea riapre le sue frontiere. 15 i paesi autorizzati ma nella lista non figurano Stati Uniti, Brasile e Russia. Non si smorzano le tensioni sul MES nella maggioranza di governo ma anche tra le opposizioni. E nel pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sente la cancelliera Angela Merkel.

Intanto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in audizione a Palazzo San Macuto ribadisce ” sarebbe inaccettabile tornare indietro su accordo di Malta,” Donato Bendicenti ne ha parlato con Andrea Romano (Partito Democratico) e Antonio Maria Rinaldi (Lega),

In presenza

Bilaterale Merkel – Macron in presenza dopo mesi di incontri a distanza. Ad ospitare il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron il castello di Meseberg a Berlino Fra i diversi temi affrontati dai due leader anche il Recovery Fund.

Intanto in Italia cresce la tensione sul MES, basta tergiversare dice il segretario del Partito Democratico e anche tra le opposizioni Forza Italia invita a cogliere l’opportunità. Le misure economiche post-Covid, le elezioni in Francia e in Polonia e la Brexit con l’incontro Barnier-Frost al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Alessandro Campi (politologo) e Giuseppe Di Taranto (economista).

Le linee guida

Le linee guida sulle riaperture delle scuole a settembre, il Recovery Fund, Brexit e le elezioni in Polonia sono gli argomenti al centro del confronto tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Gianfranco Pasquino (politologo) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI).

Banco di prova

 

Slitta a domani la conferenza Stato-Regioni riguardante le linee guida sulla riapertura delle scuole. La questione riaperture alimenta tensioni tra governo e opposizioni e il mondo della scuola scende in piazza. Scendono in piazza anche i metalmeccanici che prevedono “un autunno caldo” e chiedono garanzie. Il Green New Deal rimane una priorità per il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni, intervenuto oggi alla maratona Rai ‘Green Deal per l’Italia’. Nel question time al Senato il ministro degli esteri Luigi Di Maio torna sul dossier libico: “La Libia è per noi, una questione di  sicurezza nazionale, ma riguarda la sicurezza di tutta l’Unione europea. A tal proposito ci faremo promotori di un piano europeo per la ricostruzione” e “il rafforzamento delle sue istituzioni, perchè riteniamo essenziale che proprio

dall’Europa arrivi un segnale chiaro e incisivo nei confronti del popolo libico”. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Silvia Sardone (Lega) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

Il mandato del Parlamento

 

In vista del consiglio UE del 17/18 luglio continuano i negoziati tra Roma e le istituzioni di Bruxelles. Nel corso di un question time alla Camera il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola ha confermato che “il presidente del Consiglio renderà comunicazioni al Parlamento e ne raccoglierà l’indirizzo tramite il voto delle due Camere in base alle forme previste dalla legge 234”. Nel pomeriggio confronto a distanza tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e quello del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Intanto missione libica per il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio che, di ritorno in Italia dopo un incontro a Tripoli con il capo del Consiglio presidenziale libico, Fayez Al-Serraj, ha dichiarato di aver ricevuto la proposta di modifica del memorandum sui migranti. “Da una prima lettura – ha continuato -pare vada nella giusta direzione”. Consiglio Ue, Libia ma anche Brexit al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti; Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle), Nicola Procaccini (Fratelli D’Italia) e Marco Bresolin (La Stampa).

Le risorse europee

L’Iva ritorna protagonista del dibattito politico. Ad esprimere la sua posizione è stato oggi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha parlato dell’esigenza di una riforma fiscale ampia e “orientata alla semplicità , alla progressività  e alla riduzione del carico fiscale sul lavoro e l’impresa e al contrasto all’evasione”. Una riforma, ha precisato Gualtieri, che non verrà fatta utilizzando le risorse europee. Intanto il governo a lavoro sulla chiusura dei dossier più urgenti. Nel centrodestra chiusa la partita per la squadra di candidati alle regionali, sfumature diverse sull’ipotesi di riduzione dell’Iva. Il 23 giugno 2016 il Regno Unito votava Leave e usciva dall’Unione Europea, a quattro anni di distanza ancora non si sono conclusi del tutto i negoziati. Sarà No Deal o si troverà l’accordo? Iva, Brexit ma anche le parole del garante per la privacy Antonello Soro al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Marco Zanni (Lega), Brando Benifei (Partito Democratico) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

Gli spazi del negoziato

Il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ha presentato oggi a Bruxelles il rapporto Eurostat quinquennale sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Gentiloni ha ribadito l’importanza della tematica ambientale che “non può essere lasciata indietro” e sul recovery plan si è detto fiducioso rispetto ad un accordo raggiungibile a luglio.

 “Di Iva ora se ne parla perché è stata una richiesta fatta durante gli incontri. Assieme ai ministri stiamo valutando la possibilità di abbassare l’Iva per un breve periodo

di tempo per una ripartenza dei consumi”. a dirlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato da Ilfattoquotidiano.it. Sull’Iva è intervenuto anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, intervenendo ad un convegno organizzato dall’Accademia dei Lincei, ha detto “occorre una riforma fiscale molto ampia e non so se partire dall’Iva o da altro”. Intanto stamattina incontro a Villa Madama tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo tedesco Heiko Maas. Recovery fund, apertura frontiere, migranti e Libia i temi sul tavolo. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Pina Picierno (Partito Democratico), Massimiliano Salini (Forza Italia) e David Carretta (Il Foglio/Radio Radicale).

Con il piede giusto

È positivo il bilancio del Consiglio Europeo sul Recovery Fund, ribattezzato dalla commissione Next Generation EU. Rimangono certo delle divisioni ma ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von Der Leyen “è necessario non perdere tempo e tenere in mente il progetto complessivo”. Dello stesso avviso il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che ha indicato nella metà di luglio il periodo per un consiglio decisivo ed in presenza. Soddisfatto degli strumenti messi a disposizione dall’Europa anche il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che ribadisce: “nessuno faccia scaricabarile e si sfruttino al meglio queste opportunità”. Arriva anche il commento del presidente del Consiglio Conte che da Villa Pamphili spiega: “La linea rossa dell’Italia è  che la proposta della Commissione sia ambiziosa, scendere al di sotto di quel livello non è accettabile si tratta di un pacchetto ben bilanciato tra sussidi e prestiti, toccarlo significa smontare un articolato progetto e non è accettabile”. Intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso della sua visita in Turchia torna sulla stabilizzazione politica della Libia. Donato Bendicenti ne ha parlato con Alberto D’Argenio “La Repubblica” e Luca Jahier (CESE).