Effetto London Bridge

A tre giorni dalle elezioni legislative e nonostante i drammatici fatti del London Bridge i sondaggi continuano a dare in vantaggio i Tories sui Labour di 11 punti. Per Jeremy Corbyn, il leader laburista, Theresa May dovrebbe dimettersi come “stanno chiedendo molte persone responsabili che sono preoccupate per il fatto che lei era al ministero dell’Interno quando sono stati decisi i tagli del numero degli agenti”. La premier britannica risponde che per garantire stabilità, sicurezza e per negoziare la Brexit c’è bisogno di una leadership “chiara e forte” e lei è il candidato ideale per rivestire questo ruolo. Sul fronte della politica nazionale, domani approdo in Aula di Montecitorio della legge elettorale. La commissione Affari costituzionali ha infatti terminato l’esame del testo e ha affidato al relatore Emanuele Fiano il mandato per riferire in Aula. Questi alcuni dei temi affrontati in questa puntata. Ospiti di Donato Bendicenti: Matteo Mauri (Pd), Simone Valente (Movimento 5 Stelle) e il politologo Alessandro Campi.

Una cifra ragionevole

Aggiustamento strutturale del deficit dello 0.3% del Pil per il 2018 è quanto, in una lettera, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha chiesto alla Commissione europea. Questo consentirebbe al governo italiano di proseguire negli indirizzi di politica economica perseguiti dal 2014 al 2017 e scongiurerebbe un aumento dell’iva per il 2018. “Faremo una valutazione che prende in conto tutti i dati più recenti ed è la ragione per cui dobbiamo prenderci il tempo per vedere tutto e rispondere a Pier Carlo Padoan nello spirito migliore, perché ancora una volta questa Commissione è al fianco dell’Italia”. Questo il commento del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. È attesa in serata la decisione degli Stati Uniti sull’accordo di Parigi sul clima. Secondo alcuni media l’amministrazione Trump avrebbe già deciso di abbandonarlo. “Il vuoto lasciato verrà riempito” è il commento del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “La Cina – ha aggiunto Juncker – fa pressione per riempire questo vuoto”. Sul fronte della politica interna continua il dibattito sulla legge elettorale. Il testo arriverà in Aula martedì 6 giugno, convergenza tra i partiti maggiori rottura invece, tra Angelino Alfano e il Pd. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Isabella De Monte (Pd), Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle), Eleonora Forenza (Sinistra unitaria europea) e Alberto D’Argenio (La Repubblica).

La convergenza necessaria

La Commissione europea ha presentato oggi un ‘documento di riflessione’ sul futuro dell’unione economica e monetaria. Completamento dell’Unione bancaria, attuazione dell’Unione del mercato dei capitali, un ministro del Tesoro europeo e un Fondo monetario europeo sono alcuni degli obiettivi proposti. Una vera e propria modifica della governance europea per una maggiore convergenza tra i paesi dell’Eurozona. Dall’altra sponda dell’Atlantico arriva, da parte dei media, la notizia che il presidente Donald Trump si prepara a ritirare gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima. Al momento però il diretto interessato glissa e annuncia via twitter che la decisione arriverà solo nei prossimi giorni. In Italia, mentre l’Aula di Montecitorio si appresta a votare la fiducia al testo sulla manovra di correzione dei conti pubblici, si continua a discutere di legge elettorale. Il testo frutto dell’accordo tra le principali forze politiche arriverà in Aula lunedì prossimo ma è scontro tra Pd e Alternativa popolare di Angelino Alfano. Questi i temi al centro della puntata di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Michela Giuffrida (Pd), Lorenzo Cesa (UDC), Marco Zanni (ENF) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

L’Europa come futuro

“L’Italia condivide idea che l’Ue prenda in mano il proprio futuro, le sfide che abbiamo di fronte lo richiedono”. Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’incontro con il primo ministro canadese, Justin Trudeau. Pur riconoscendo quindi l’importanza dei rapporti transatlantici, in particolare con gli Stati Uniti, il premier Gentiloni sposa la linea della cancelliera Angela Merkel sulla necessità che l’Europa sia protagonista sulla scena mondiale da sola. Sul fronte interno, rispondendo ad una domanda sulla legge elettorale e sul possibile voto anticipato, il presidente del Consiglio ha ribadito quanto già detto presentendosi alle Camere sei mesi fa per chiedere la fiducia: “Guardo con attenzione e rispetto al dibattito sulla legge elettorale e confermo che il governo ha pienezza di poteri e ha impegni in corso in Parlamento, e non solo, che intende mantenere”. Intanto a Bruxelles, il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, in audizione alla Commissione di inchiesta sui ‘Panama papers’, ha respinto le accuse di aver favorito accordi fiscali con le multinazionali durante i 19 anni in cui è stato ministro in Lussemburgo. Questi i principali argomenti dibattuti dagli ospiti di Donato Bendicenti: Cécile Kyenge (Pd), Laura Agea (Movimento 5 Stelle), Alessandra Mussolini (Forza Italia) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

 

In stile tedesco

Terminato il G7 di Taormina, la legge elettorale torna al centro del dibattito politico. Il Pd dopo aver aperto al sistema tedesco, un proporzionale puro con soglia di sbarramento al 5%, d’intesa con Forza Italia e Movimento 5 Stelle, ha iniziato una serie di incontri con i diversi partiti per cercare una maggiore condivisione in Parlamento al fine di riuscire a far approvare la legge in tempi brevi. Intanto in Francia, primo incontro tra il presidente Emmanuel Macron e il suo omologo russo, Vladimir Putin. Il presidente francese ha auspicato un rafforzamento delle relazioni con la Russia per cercare una soluzione alla crisi siriana e per la lotta al terrorismo. Buone notizie per la zona Euro. “La ripresa economica dell’eurozona si sta consolidando e sta continuando a estendersi in tutti i Paesi e i settori”. È quanto ha dichiarato nella sua audizione in Commissione affari economici dell’Europarlamento il presidente della BCE, Mario Draghi. Inoltre, ha aggiunto Draghi, “la disoccupazione è diminuita ai livelli più bassi dal 2009” ma le pressioni sull’inflazione sono ancora sufficienti e il quantitative easing resta necessario. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Titti Di Salvo (Pd), Andrea Cecconi (Movimento 5 Stelle) e il costituzionalista Michele Ainis.

Il senso del G7

Secondo e ultimo giorno del G7 di Taormina. Pieno accordo su terrorismo, sicurezza e commercio, mentre sulla questione clima la posizione degli Stati Uniti rimane distante. Ma sono in molti a domandarsi  se appuntamenti come quello del G7 abbiano ancora un senso. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti Giovanni Orsina (Storia Contemporanea LUISS Roma), Ettore Greco (direttore IAI), Giampiero Massolo (presidente ISPI) e Gianfranco Pasquino (politologo).

I problemi dei Grandi

Si apre nella bellissima cornice del teatro greco di Taormina il vertice del G7. Molti i temi sul tavolo, dal terrorismo al clima, dal commercio alla sicurezza. “Sappiamo che non sarà un confronto semplice, ma lo spirito di Taormina ci può aiutare nella direzione giusta”. Così il padrone di casa, il premier Paolo Gentiloni in un videomessaggio diffuso prima dell’arrivo degli altri capi di Stato e di governo. Ai possibili esiti del vertice è dedicato lo speciale G7 della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI), Dennis Redmont (responsabile comunicazione del Consiglio per le Relazioni Italia e Stati Uniti), Marina Calculli (ricercatrice George Washington University) e Stefano Folli (editorialista La Repubblica).

Values first

“Abbiamo fatto progressi soprattutto sull’antiterrorismo, ma altre questioni restano aperte, come il clima ed il commercio. E non sono al 100% sicuro che abbiamo una posizione comune sulla Russia”. È il commento del presidente del Consiglio Ue Donald Tusk al termine dell’incontro con il presidente statunitense Donald Trump in visita a Bruxelles. Trump dopo aver visto i rappresentanti delle istituzioni europee e aver pranzato con il neo-eletto presidente francese, Emmanuel Macron ha preso parte al suo primo vertice Nato. Una maggiore partecipazione dell’alleanza alla coalizione anti-Isis il tema al centro del summit. Durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede, Trump ha chiesto ai presenti “un minuto di silenzio per le vittime e per i familiari del barbaro attentato a Manchester” poi in maniera molto diretta, ha ricordato come “ventitré dei 28 Paesi ancora non pagano quello che dovrebbero pagare per la propria difesa. Questo non è giusto per il popolo americano e molti di questi Paesi devono un sacco di soldi. Gli Stati Uniti hanno speso in questi anni più di quanto hanno speso gli altri messi insieme”. Ai rapporti tra l’amministrazione Trump e i paesi dell’Unione è dedicata la puntata odierna della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Walter Verini (Pd) e Lucio Malan (Forza Italia).

Donald’s day

“Quello con Papa Francesco è stato un incontro fantastico”. Così il presidente degli Stati Uniti ha commentato l’incontro in Vaticano con il Pontefice. Pace in Medioriente, libertà religiosa, accoglienza migranti e rispetto dell’ambiente i temi al centro dell’incontro a porte chiuse tra i due. La giornata romana per il presidente Trump è proseguita al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella che rivedrà a Taormina in occasione del G7. Infine, incontro bilaterale con il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore statunitense. “Con Donald Trump colloquio in preparazione del Vertice di Taormina. Da G7 impegno comune contro il terrorismo”. Lo scrive su twitter il premier Gentiloni al termine dell’incontro. E dopo i drammatici fatti di Manchester i leader dei paesi del G7 dovrebbero approvare una dichiarazione ad hoc, disgiunta dal comunicato finale del Vertice, d’impegno comune nella lotta contro la minaccia dell’Isis. Questi i temi al centro del dibattito della puntata odierna. Ospiti di Donato Bendicenti: Andrea Manciulli (Pd), Stefano Lucidi (Movimento 5 Stelle) e il vaticanista della Stampa, Giacomo Galeazzi.

#standtogether

Il Regno Unito ripiomba nella paura. 22 morti e 120 feriti – molti gravi – è il drammatico bilancio dell’attacco terrorista compiuto alla Manchester Arena al termine del concerto della cantante statunitense Ariana Grande. L’attentatore, secondo la ricostruzione della polizia, si è fatto esplodere nel foyer dello stadio. Lo Stato Islamico ha rivendicato l’azione attraverso i suoi canali social. “Questo è stato un attentato orrendo ma una cosa voglio che sia chiara, noi non lasceremo vincere i terroristi, saranno i nostri valori a prevalere”. Così la premier Theresa May parlando davanti Downing Street. È allerta massima in tutta Europa e nel nostro paese soprattutto in vista dell’imminente arrivo del presidente americano Donald Trump a Roma e del G7 a Taormina. Alla minaccia del terrorismo e alla lotta contro l’Isis è dedicata la puntata odierna della Bussola.
Ospiti di Donato Bendicenti: Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law, LUISS) e Alessandro Marrone (analista IAI).