In stato di emergenza


Il mondo si stringe intorno alla Francia ancora una volta colpita da un attentato terroristico, l’ennesimo dopo Charlie Hebdo e Bataclan. La strage si è consumata ieri notte a Nizza dove si festeggiava il 14 luglio, giornata di festa nazionale in tutta la Francia: alle 22:30 un camion guidato da un 31 enne franco-tunisino si è lanciato sul pubblico che sulla Promenade des Anglais, assisteva allo spettacolo dei fuochi d’artificio, 84 i morti, 52 feriti gravissimi. Quanto accaduto a Nizza riaccende il dibattito sulla lotta al terrorismo e all’Isis, e riapre la discussione sulle cause che si nascondono dietro questi atti di violenza e sui mezzi per contrastarli. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti Giancarlo Aragona (ambasciatore), Jean Pierre Darnis (IAI), Gerardo Pelosi (Il Sole 24 Ore), Sylvie Goulard (ALDE) e Massimo Nava (editorialista Corriere della Sera).

La squadra di Theresa

Primo giorno a Downing Street per Theresa May. La neo-premier sta completando la squadra di governo ed è già polemica per la nomina di Boris Johnson come ministro degli Esteri. Intanto tra i primi leader europei a congratularsi con la May c’è la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha invitato la premier britannica a Berlino. Congratulazioni e auguri anche da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
La May che dovrà occuparsi delle trattative che porteranno all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione ha già sentito il presidente della Commissione JeanClaude Juncker auspicando colloqui positivi tra il suo paese e l’Unione anticipando che Londra ha bisogno di più tempo per prepararsi all’uscita. Delle trattative per la Brexit e le sue possibili conseguenze Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti: il presidente dell’Istituto Affari Internazionali Ferdinando Nelli Feroci e Andrea Bonanni (La Repubblica).

The future once

Theresa May è il nuovo primo ministro britannico. “Sono felice che per la seconda volta nella storia britannica il nuovo Primo ministro sarà una donna e una conservatrice”. Così David Cameron le ha reso omaggio pronunciando il suo ultimo discorso da premier davanti Downing Street prima di recarsi a Buckingham Palace per rassegnare le dimissioni.
E in attesa dell’avvio dei negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, la Commissione europea presenta la proposta per il nuovo sistema unico di asilo, con procedure, tempi, criteri e standard uguali per tutti gli Stati membri. Intanto in Puglia si sono concluse le operazioni per identificare le vittime dello scontro tra i due treni avvenuto sulla linea a binario unico tra Andria e Corato. Sull’incidente ha riferito alle Camere il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Matteo Mauri (Pd), Sergio Divina (Lega Nord) e il costituzionalista Giovanni Guzzetta.

Strage sul binario

23 vittime e 50 feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni, sono i numeri del bilancio, ancora parziale, dello scontro tra due treni avvenuto in Puglia, sulla tratta a binario unico tra Ruvo e Corato.
Intanto da Bruxelles, al temine dell’Ecofin, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan nel voler rassicurare i risparmiatori italiani ha sottolineato come da parte dei media “c’è una percezione del sistema bancario italiano totalmente distorta in termini di numeri”. “Il sistema bancario – ha proseguito – rimane solido, certo è passato da tre anni di recessione profonda da cui sta uscendo, ma nel sistema ci sono molto poche specifiche criticità”.
E sempre nella capitale belga si è parlato anche della riforma costituzionale italiana in un convegno al quale ha preso parte il nostro ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
Questi alcuni dei temi al centro della puntata di oggi.
Ospiti di Donato Bendicenti: il vicepresidente vicario dell’Istituto Affari Internazionali Gianni Bonvicini, Federico D’Incà (Movimento 5 Stelle) e Andrea Mazziotti (Scelta Civica).

All’ordine del giorno

“Sono lieto che Theresa May sarà il prossimo primo ministro. Mercoledì sarò presente alla Camera dei Comuni per le domande al primo ministro. Dopo dovrei recarmi a Palazzo per presentare le mie dimissioni. Subito dopo avremo un nuovo premier” così il David Cameron dopo che la rivale della May, per la leadership del partito Conservatore, Andrea Leadsom ha annunciato di ritirare la propria candidatura.
“Le banche europee e italiane non sono all’ordine del giorno né dell’Eurogruppo né dell’Ecofin”, così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, entrando all’Eurogruppo. “Il governo italiano – ha ribadito – sta lavorando per predisporre, e in parte lo ha già fatto, strumenti precauzionali che, come dice la parola, saranno usati solo se necessario”.
E sulle banche italiane è intervenuto anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, secondo cui la crisi delle banche italiane è legata alle sofferenze e “non è acuta e abbiamo ancora un po’ di tempo per affrontarla”.
Questi alcuni dei temi al centro della puntata di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Francesco Boccia (Pd), Arturo Scotto (Sinistra italiana) e Giuseppe Di Taranto, docente di Storia dell’economia e dell’impresa alla LUISS di Roma.

Ad Est della Nato

Si è aperto a Varsavia il vertice della NATO. Molti i temi in agenda: la lotta al terrorismo, i rapporti con la Russia, la Libia e i migranti, la Brexit.
“La sicurezza dell’Alleanza dipende da come tutti i Paesi sono preparati. Le sfide moderne richiedono un’Alleanza moderna. Rimane ancora tanta strada da percorrere ma sono sicuro che siamo a un punto di svolta”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Dei temi al centro del vertice e delle varie posizioni degli alleati riuniti a Varsavia Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Stefano Silvestri consigliere Istituto Affari Internazionali e l’ambasciatore Alessandro Minuto-Rizzo diplomatico, ex segretario generale Nato.

A sfondo razziale

“Amedeo Mancini è stato fermato per omicidio con l’aggravante della finalità razzista”. Lo ha annunciato il ministro degli Interni, Angelino Alfano, dopo il Comitato dell’Ordine e sicurezza a Fermo, dove è morto, per mano di un ultrà, il giovane rifugiato nigeriano Emmanuel Namdi. Alla moglie, sconvolta per la perdita, è stato concesso lo status di rifugiata. Si dice addolorato dal gravissimo episodio di intolleranza razziale che è costato la vita al rifugiato nigeriano, in un comunicato, il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Intanto a Roma si è aperta con un minuto di silenzio, in ricordo dello studente americano Beau Solomon, ucciso nella capitale i giorni scorsi, la prima assemblea capitolina targata cinque stelle, alla presenza del neo-sindaco Virginia Raggi. Questi alcuni degli argomenti al centro della nostra puntata.
Ospiti di Donato Bendicenti: Walter Verini (Pd), Luca Frusone (Movimento 5 Stelle) e Giampiero Gramaglia dell’Istituto Affari Internazionali.

Il dopo Frontex

E’ stata approvata in via definita dal Parlamento europeo il regolamento che istituisce un corpo di guardia costiera e di frontiera dell’Unione europea, per una migliore gestione dei flussi migratori. Sul fronte banche, il neo-commissario ai servizi finanziari Valdis Dombrovskis, rispondendo in audizione davanti la commissione Econ dell’Europarlamento, ha dichiarato che la Commissione è consapevole delle difficoltà attuali degli istituti di credito italiani e “rimaniamo in costante contatto con le autorità italiane e siamo pronti a intervenire, se sarà necessario”. “I risparmiatori italiani e i correntisti non hanno alcun problema e per me questa è la priorità”. E’ quanto dichiarato sul tema dal premier Matteo Renzi. “Chi conosce la realtà – ha aggiunto – sa che la vera questione sulla finanza in Europa non sono i “Not performing loans” italiani, ma sono i derivati di altre banche”.
Questi alcuni dei temi al centro del dibattito di oggi.
Ospiti di Donato Benedicenti: Simona Bonafè (Pd) e Elisabetta Gardini (Forza Italia).

Leaving the boat

“Non capisco perchè coloro che hanno fatto campagna per la Brexit hanno bisogno di mesi per capire che cosa fare. Pensavo che avessero dei piani, ma invece di svilupparne uno stanno lasciando la barca. I radiosi eroi della Brexit oggi sono eroi tristi, chi ha fatto sì che si arrivasse a questo sta lasciando il palcoscenico” queste le parole pronunciate da Juncker di fronte al Parlamento Europeo di Strasburgo. Parole dure che mettono sotto accusa la condotta di Nigel Farage, che proprio ieri ha lasciato la leadership del suo partito e di Boris Johnson che aveva già  annunciato la sua rinuncia alla candidatura per la guida dei Tories. Dopo il referendum su Brexit regna la confusione nei principali partiti inglesi e si fatica a capire che linea prendere. Intanto a Ciampino attesa per le bare delle nove vittime degli attentati di Dacca.

Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Paolo De Castro (Partito Democratico) e Raffaele Fitto (Conservatori e riformisti).

 

Grazie

In memoria

È il giorno del dolore a Dacca. Nello stadio della capitale bengalese si è tenuta la cerimonia in omaggio delle 20 vittime, tra cui 9 italiani,  dell’attentato all’Holey Artesan Bakery. E sale il numero delle vittime di altro atroce attentato. Sono infatti 200 le vittime dell’attentato suicida di domenica scorsa, nel quartiere sciita di Karrada. a Baghdad. Nuovo colpo di scena in Gran Bretagna. Mentre prosegue la corsa a cinque per la leadership del Partito Conservatore e del governo britannico, Nigel Farage il leader del partito euroscettico UKIP a presentato le dimissioni. “Durante la campagna ho detto che volevo riprendermi il Paese, adesso voglio

riprendermi la mia vita”. Così ha annunciato che lascerà la guida del partito continuando però nel suo lavoro di europarlamentare.

Questi alcuni dei temi al centro del dibattito di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle) e Elly Schlein (Possibile).