Un passaggio rilevante

La stabilizzazione della Libia è una delle priorità del Governo italiano e dell’Unione europea, l’unica via per tentare di arginare il massiccio flusso di migranti che approda ogni giorno sulle nostre coste. L’emergenza migranti però non è l’unico dossier aperto con cui Italia e Europa saranno chiamate a confrontarsi dopo la pausa estiva. Brexit, le imminenti elezioni tedesche, il difficile rapporto con l’America di Donald Trump, l’Ucraina e le sanzioni alla Russia, la deriva anti-democratica della Turchia per citarne alcuni. Donato Bendicenti ne ha discusso con i suoi ospiti: Giampiero Massolo (presidente ISPI), Sofia Ventura (politologa) e Nathalie Tocci (direttore IAI).

Agenda Italia

“Per ora stiamo alla nostra agenda, che ci impegna sul piano dell’accoglienza, non ci rinunciamo. Ogni iniziativa di altri Paesi che sostengono questa agenda sono benvenute, ma è chiaro che i passi sono questi, le decisioni sono queste, i problemi non si risolvono in un modo diverso”. Questa la risposta del premier Paolo Gentiloni a chi gli chiedeva un commento sull’annuncio del presidente francese Macron, poi smentito dall’Eliseo, della realizzazione di un hot spot in Libia entro l’estate. E sempre da oltralpe arriva la notizia, per voce del ministro dell’Economia Le Maire, della nazionalizzazione temporanea dei cantieri Stx di Saint Nazaire per difendere gli interessi della Francia. La Stx doveva essere acquisita dall’italiana Fincantieri per un accordo raggiunto sotto la presidenza Hollande. Intanto sul fronte della politica interna il Governo incassa la fiducia al Senato sul decreto banche venete che diventa legge. “Un salvataggio difficile e necessario finalmente in porto”. Così il premier Paolo Gentiloni in un tweet. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Fabrizio Cicchitto (Alternativa popolare) e Andrea Cecconi (Movimento 5 Stelle).

Le lacune da colmare

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il premier libico Fayez al Serraj. Al centro dell’incontro la crisi dei migranti, con la Libia che avanza all’Italia una richiesta di aiuto. “La richiesta è attualmente all’esame del nostro ministero della Difesa. Le scelte saranno valutate dalle autorità libiche e con il Parlamento italiano. Ma se valuteremo la possibilità di rispondere positivamente, come credo necessario, può rappresentare un punto di novità molto rilevante per i contrasto al traffico di esseri umani” ha ribadito Paolo Gentiloni nel corso della conferenza con gli Ambasciatori alla Farnesina che è seguita al confronto con il premier libico. E sulla questione migranti torna a farsi sentire anche l’Europa. Oggi la Corte Ue ha stabilito che per l’esame delle richieste di asilo è competente lo Stato d’ingresso e non quello in cui la richiesta è presentata, in applicazione del regolamento di Dublino. Tutto questo mentre la Commissione è passata oggi alla fase successiva nelle procedure di infrazione contro Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia per «inadempimento dei loro obblighi giuridici in materia di ricollocazione». Intanto al Quirinale si è tenuta la cerimonia del Ventaglio, nell’incontro con la stampa parlamentare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato dell’imminenza del voto e della necessità di colmare le lacune riguardanti la legge elettorale. Dopo le polemiche sulla paternità del provvedimento via libera dalla camera al taglio dei vitalizi, Hanno votato a favore del ddl Richetti 348 deputati, 17 sono stati i contrari e 28 gli astenuti. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Emanuele Fiano (Partito democratico) e Maurizio Gasparri (Forza Italia).

Il tentativo di Macron

Libia: prove di dialogo tra il capo del governo di Tripoli Fayez al Sarraj e il generale Khalifa Haftar a Parigi. Firmata una prima dichiarazione congiunta tra i due leader antagonisti alla presenza del presidente francese Emmanuel Macron che ha fortemente voluto questo incontro. Un impegno a cessare il fuoco e lotta al terrorismo i temi dell’accordo. La pacificazione della Libia è di enorme importanza al fine di riuscire a governare il flusso dei migranti, questione che ci vede impegnati in prima linea. Il ministro dell’Interno Marco Minniti in una riunione al Viminale ha presentato oggi il codice di condotta delle ong impegnate nelle operazioni di salvataggio in mare dei migranti. Intanto, in Aula a Montecitorio si discute del provvedimento per modificare il sistema degli assegni vitalizi presentato dal dem Matteo Richetti. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Alessia Morani (PD) e Sergio Divina (Lega Nord).

Il continente del futuro

Sui migranti, l’Italia chiede all’Europa “una discussione collegiale, seria e responsabile”, “senza spazio per battute estemporanee al limite della facezia”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla Assemblea degli ambasciatori alla Farnesina. Per il ministro dell’Interno Marco Minniti, a Tunisi per la seconda riunione del gruppo di Contatto Africa-Europa, si tratta di un fenomeno epocale che deve “essere affrontato in maniera utile e io starei quasi per dire in maniera definitiva, soltanto attraverso una grande cooperazione tra Europa e Africa”. Intanto in Polonia arriva il veto da parte del presidente Duda alla contestata riforma della giustizia che avrebbe messo la Corte suprema sotto il controllo dell’esecutivo. L’Ue aveva minacciato sanzioni senza precedenti se il testo fosse diventato legge. L’FMI promuove l’Italia portando la previsione di crescita per il 2017 all’1,3%. Un miglioramento di 5 decimali rispetto ad aprile. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Lia Quartapelle (PD) e Manlio Di Stefano (Movimento 5 Stelle).

Inaccettabili lezioni

“Dai nostri vicini, dai Paesi che condividono il progetto europeo abbiamo diritto di pretendere solidarietà. Non accettiamo lezioni né parole minacciose”. Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni risponde all’invito dei paesi del gruppo Visegrad al nostro paese a chiudere i porti per arginare i flussi migratori. La lettera di Orban e degli altri leader dei paesi dell’Est arriva il giorno dopo la richiesta dell’austriaco Kurz ad Alfano di bloccare i migranti a Lampedusa. Giornate di proteste proprio in uno dei paesi del gruppo Visegrad, la Polonia, a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento di una legge che rafforza il controllo dell’esecutivo sulla magistratura, inclusa la Corte suprema. Il governo ultra-nazionalista tira dritto nonostante la minaccia di sanzioni arrivata dall’Unione europea. Sul fronte della politica interna dopo Enrico Costa si dimette anche il sottosegretario Massimo Cassano e annuncia la sua uscita dal partito di Angelino Alfano per tornare in Forza Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata odierna della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Pino Pisicchio (gruppo misto) e Loredana De Petris (Sinistra italiana).

Sostiene Renzi

In occasione della presentazione del suo libro: ‘Avanti, perché l’Italia non si ferma’ Matteo Renzi dialoga con il direttore di Rainews Antonio Di Bella. Donato Bendicenti ha commentato l’intervista con i suoi ospiti: l’editorialista di Repubblica, Stefano Folli e i politologi Gianfranco Pasquino e Mauro Calise.

Le mancate condizioni

“La politica di gestione dei flussi salvo eventi straordinari, deve essere ispirata a un’ottica di interventi strutturali e lontani da logiche emergenziali”. Così il Ministro dell’Interno Marco Minniti rispondendo, durante il Question time, a un’interrogazione di Renato Brunetta. Sarcastica la replica del capogruppo di Forza Italia: “Quanti migranti devono sbarcare ogni giorno perché questo stato di emergenza possa essere dichiarato?”. Sull’emergenza migranti è intervenuto anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella che ha definito “inaccettabile consegnare ai trafficanti la chiave della migrazione in Europa”. E a 25 anni dalla strage di via d’Amelio, il Presidente della Repubblica ha voluto ricordare la figura del giudice Borsellino sottolineando come la sua “tragica morte, insieme a coloro che lo scortavano con affetto, deve ancora avere una definitiva parola di giustizia”. Con una lettera indirizzata al premier Paolo Gentiloni, il ministro degli Affari Regionali Enrico Costa si è dimesso. “Non voglio equivoci né ambiguità” ha scritto l’ex ministro entrato, nei giorni scorsi, in conflitto con l’esecutivo sulla vicenda dello “ius soli” e pronto ad un riavvicinamento a Silvio Berlusconi per ricostruire il centrodestra. Critico il leader di Alternativa Popolare, Angelino Alfano. “Uscita tardiva” il suo commento. Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata odierna. Ospiti di Donato Bendicenti: Stefano Lucidi (Movimento 5 Stelle) e Arturo Scotto (Articolo 1 – MDP).

Entro fine legislatura?

“Mi auguro che il provvedimento” sullo Ius soli “sia approvato entro la fine della legislatura. Perché è giusto, e rimandarlo sarebbe un torto e come tutti i torti non porta bene”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini nel corso della cerimonia del Ventaglio. Nonostante la decisione del governo Gentiloni di rinviare la discussione in Aula, continua ancora a dividere il mondo politico. Alternativa popolare plaude alla scelta del premier ricordando che il governo non è un monocolore Pd e il leader di AP Angelino Alfano sottolinea come “la collaborazione con il Pd si è ormai conclusa, sosteniamo lo stesso governo, ma non facciamo parte della stessa coalizione”. Il segretario del Pd ribadisce che lo Ius soli “è un dovere, sacrosanto” ma rispetto alla scelta del Governo di non porre la fiducia sottolinea: “io sto dalla parte di Gentiloni, sempre”. Non si arresta l’emergenza incendi su tutta la penisola e oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al trentennale dell’alluvione in Valtellina ha ricordato come sia importante “chiamare i cittadini e tutte le energie della società alla partecipazione e all’impegno, anche per affrontare nuove insidie e nuovi pericoli. Lo vediamo in questi giorni con gli incendi che divampano in tante regioni e che spesso sono il risultato di azioni di criminali, da punire con forte determinazione e con grande severità”. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Vinicio Peluffo (Pd) e Stefano Candiani (Lega Nord).

Un luogo di civiltà

Un luogo di civiltà. E’ così che dovrebbe ritornare ad essere il Mediterraneo per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi a Matera  per la cerimonia di inaugurazione della Cattedra ‘Jacques Maritain’, E la crisi dei migranti è stata al centro dell’incontro di oggi a Bruxelles tra i ministri degli esteri degli Stati membri Ue. Incontro in cui non si è parlato della questione, poi smentita dal ministro degli esteri Angelino Alfano, riguardante l’eventuale concessione di 200 mila visti dal governo italiano, ma della missione di assistenza alla Libia per il controllo delle frontiere che è stata prorogata. Ma quella dei migranti non è l’unica problematica che il governo italiano è chiamato ad affrontare. Oggi la commissione europea ha pubblicato un’ indagine sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (Esde) in base alla quale il numero dei NEET, giovani che non studiano nè lavorano, sono in aumento. Un triste primato che si accompagna al dato sempre poco confortante dell’aumento della povertà nel nostro paese. L’attenzione della politica però è tutta orientata sullo ius soli. La decisione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di rimandare la discussione sul provvedimento all’autunno, perchè attualmente non ci sono le condizioni politiche per votarlo, ha prodotto una serie di reazioni. Il centrodestra ha mostrato tutta la sua soddisfazione, mentre tra le file del Partito democratico si ribadisce comunque la necessità  di questa legge. Questi gli argomenti al centro del confronto tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Lorenzo Dellai (Democrazia solidale), Nuccio Altieri (Direzione Italia) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI).