La strategia di Puigdemont

“Il signor Puigdemont non è in Belgio né su invito, né per iniziativa del governo belga”. Così il premier Charles Michel, con una nota, cerca di placare le polemiche sulla presenza dell’ex-leader indipendentista catalano a Bruxelles. Nel frattempo Puigdemont in conferenza stampa dichiara di non avere intenzione di chiedere asilo politico: “Se mi fosse garantito un processo giusto, allora tornerei subito in Catalogna per continuare a lavorare”. Per quanto concerna la politica nazionale, il premier Paolo Gentiloni parlando con i giornalisti a margine della visita in Arabia Saudita si mostra possibilista sull’approvazione di ius soli e biotestamento, dopo l’approvazione della legge di stabilità. Nella sua prima uscita pubblica dopo la conferma a governatore di Bankitalia Ignazio Visco torna sul tema della vigilanza delle banche: “sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa. Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese”. In vista del voto di domenica continua il tour dei principali leader politici in Sicilia. Questi i temi della puntata odierna della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Titti Di Salvo (PD), Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) e Massimiliano Panarari (editorialista La Stampa).

Two key drivers

Visita del presidente Paolo Gentiloni a New Delhi. Dopo dieci anni un presidente del Consiglio torna in India, per rilanciare e rafforzare la partnership tra i due paesi. Il premier garantisce stabilità del sistema Italia: “Ci sarà una fine ordinata della legislatura”. Carles Puigdemont e alcuni membri del suo esecutivo sono a Bruxelles. A confermarlo il ministero dell’Interno spagnolo. L’ex-leader indipendentista, dopo essere stato destituito, ha lasciato il paese. In Italia, settimana decisiva per le elezioni in Sicilia. I leader politici nazionali saranno a fianco dei propri candidati alla presidenza della regione per la volata finale. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Dario Parrini (PD) e Lucio Malan (Forza Italia).

La dichiarazione d’indipendenza

Il parlamento catalano ha approvato la risoluzione che dichiara l’indipendenza unilaterale dalla Spagna. Al voto hanno partecipato solo i gruppi indipendentisti, mentre le opposizioni uscivano dall’aula. Il premier Rajoy invita “tutti gli spagnoli” a mantenere la calma. “Lo Stato di diritto – ha aggiunto – restaurerà la legalità in Catalogna”. In Italia, il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di nomina di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia su proposta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni mentre Pietro Grasso abbandona il PD in dissenso sulla fiducia alla legge elettorale. Per il presidente del Senato: “assistere all’approvazione di una legge elettorale decisa dalla Camera anche per il senato senza poterla discutere è stata una sorta di violenza, di sofferenza”. “Pieno rispetto per la decisione del presidente del Senato” il commento del segretario Matteo Renzi che aggiunge: “proprio per il rispetto che si deve alla figura istituzionale del presidente del Senato credo sia profondamente sbagliato mettersi a fare polemica”. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: il politologo Piero Ignazi e il direttore della School of Law della LUISS, Enzo Moavero Milanesi.

La riconferma

Paolo Gentiloni ha indicato per via Nazionale il nome di Ignazio Visco. Nella lettera inviata al Consiglio Superiore della Banca d’Italia il premier propone un secondo mandato per l’attuale governatore. Domani la riunione decisiva del Consiglio dei Ministri. Il ‘Rosatellum bis’ è legge. Con 214 sì l’Aula del Senato ha dato il via libera alla legge elettorale. In Spagna, il presidente catalano Carles Puigdemont si è rifiutato di indire nuove elezioni politiche in Catalogna, come chiesto dal governo centrale di Madrid. “Sarà il parlamento catalano – ha dichiarato – a decidere se proclamare l’indipendenza dopo aver confermato che non convocherà elezioni per non aver ricevuto garanzie dal governo spagnolo.” In risposta il Governo di Madrid ha chiesto al Senato l’attivazione dell’articolo 155 contro la Catalogna. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Matteo Mauri (PD) e Laura Castelli (Movimento 5 Stelle).

#meetoEU

Il tema delle molestie sessuali nelle istituzioni europee al centro del dibattito dell’Europarlamento. La campagna virale ‘Metoo’ testimonia “di un potente movimento in cui le donne di tutto il mondo dicono basta”, ha spiegato la commissaria Cecilia Malmstrom nel suo intervento in Aula. “La cosa più importante – ha aggiunto – è sostenere le vittime e dire che siamo con loro”. In Italia è scontro sulla legge elettorale. Mentre nell’Aula del Senato si sono votate le fiducie chieste dal governo su 5 articoli del testo di legge in piazza protesta il Movimento 5 Stelle. In Spagna, il premier Mariano Rajoy ribadisce che l’intervento sull’autonomia della Catalogna rappresenta “l’unica risposta possibile” alla sfida sovranista dell’esecutivo regionale di Carles Puigdemont che domani potrebbe proclamare l’indipendenza. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Paolo De Castro (PD) e Lara Comi (Forza Italia).

Il bisogno di ricucire

 

“Non abbiamo bisogno di ulteriori lacerazioni, ma bisogna ricucire le lacerazioni che la crisi ha provocato”. A dirlo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ribadendo la disponibilità del Governo “a discutere entro i confini delle leggi e della Costituzione” dopo i referendum sull’autonomia di Veneto e Lombardia. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni conferma, vista la disponibilità del premier ad avviare la trattativa il prima possibile, la volontà “di chiedere tutte le 23 competenze previste dalla Costituzione”. È scontro in Senato sulla legge elettorale. Il governo pone la questione di fiducia su 5 articoli del testo già approvato alla Camera. Proteste in Aula e fuori dal palazzo da parte di M5S, Mdp e Sinistra italiana. A Strasburgo plenaria dell’Europarlamento, iniziata con un minuto di silenzio per ricordare Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa a Malta. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Michela Giuffrida (PD) e Raffaele Fitto (Direzione Italia).

Il popolo delle autonomie

E’ plebiscito per il sì all’autonomia il risultato dei referendum in Veneto e Lombardia. Per i governatori Zaia e Maroni ora la partita si sposta a Roma, con l’auspicio di avviare il negoziato con l’esecutivo già nel giro di un mese. Esulta Matteo Salvini: “meglio di così non poteva andare”. L’esito del referendum, per il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, non preoccupa minimamente l’UE perchè legali e legittimi. “Non sono – ha aggiunto – assolutamente paragonabili a quelli della Catalogna”. Catalogna ormai indirizzata verso la dichiarazione d’indipendenza. Il parlamento indipendentista, infatti, si riunirà giovedì in sessione plenaria e in quell’occasione potrebbe arrivare la tanto annunciata proclamazione. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Renata Briano (PD) e Piernicola Pedicini (Movimento 5 Stelle).

Rapporti fondamentali

Si è concluso il Summit dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione. Sostegno pieno e inequivocabile dei 28 all’Agenda delle riforme dell’UE e alla tappe per arrivarci. Approvate inoltre le conclusioni sulla Brexit che prevedono l’avvio dei preparativi interni per aprire la fase dedicata al commercio. Non si placa la polemica sul caso Bankitalia in attesa che il Consiglio dei Ministri decida la prossima settimana sulla successione a Visco.

Per il premier Paolo Gentiloni, il governo “prenderà  le sue decisioni nel rispetto dell’autonomia” dell’Istituto; inoltre “il rapporto tra Governo e partito di maggioranza relativa sono fondamentali e ottimi in generale”. Catalogna verso commissariamento. Il Governo di Madrid ha deciso l’attivazione dell’articolo 155 della Costituzione. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Fabio Martini (La Stampa) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

Il momento per consolidare

Al via a Bruxelles il vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea incentrato sulla collaborazione in materia di difesa, sull’immigrazione e sullo sviluppo dei negoziati sulla Brexit. “Ci aspettiamo che oltre a rallegrarsi tutti in Europa per questi buoni risultati sui flussi migratori ci sia anche un concorso di risorse economiche perché il momento per consolidare è ora”. È il commento del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni poche ore prima del Summit. Il premier, inoltre, si è detto soddisfatto per il primo via libera alla modifica del regolamento di Dublino, votato questa mattina dall’Europarlamento. In Italia, non si placano le polemiche su Bankitalia. Il segretario del PD, Matteo Renzi ribadisce che il governo sapeva ed era d’accordo. Interviene anche Silvio Berlusconi: “Certamente non ha svolto il controllo che ci si attendeva”. In Spagna prosegue il braccio di ferro sull’indipendenza della Catalogna. Il governo di Madrid si prepara ad applicare dell’articolo 155 della Costituzione per sospendere l’autonomia regionale catalana. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Andrea Cozzolino (PD), Laura Ferrara (Movimento 5 Stelle) e Charles Tannock (Conservatori e riformisti).

Il treno europeo

Web tax, brexit, migranti sono solo alcuni dei temi su cui l’Italia porrà l’accento nel Consiglio europeo di domani a Bruxelles. A dirlo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni durante le comunicazioni al Parlamento. Per il premier l’Europa non può permettersi di “passare dalla tempesta perfetta del 2015 alle occasioni perdute nel 2017-2018”. “Il rischio sarebbe – ha aggiunto il premier – quello di rassegnarsi all’idea che si vada avanti con quello che c’è, con la velocità dettata dagli ultimi vagoni del treno europeo, che vogliono avere i vantaggi di essere nell’Ue ma non condividere gli impegni comuni”. Il giorno dopo la mozione presentata dal PD contro il governatore di Bankitalia non mancano le polemiche politiche. Ad intervenire anche il Quirinale tramite l’agenzia Reuters ricorda come “le decisioni su Bankitalia devono essere ispirate ad esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto”. Ma il segretario PD tira dritto: “serve pagina nuova”. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Nicola Danti (PD), Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Enrico Tibuzzi (Ansa).