Il contratto di governo

Nuovo incontro oggi tra Di Maio e Salvini. Il capo politico dei Cinquestelle annuncia: “Contratto chiuso. Nei prossimi giorni scioglieremo il nodo sul premier”. Intanto da Sofia, dove presenziava al vertice europeo, Paolo Gentiloni ammonisce sul rispetto delle regole europee. “Se si andasse fuori strada – sottolinea – ad essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati ma i cittadini italiani”. Il contratto giallo-verde e il rapporto con l’Unione europea i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Daniele Viotti (PD), Angelo Ciocca (Lega), Antonio Panzeri (LeU) e Andrea Bonanni (La Repubblica).

 

Passo dopo passo

 

Trattative in dirittura d’arrivo tra Cinquestelle e Lega per chiudere entro oggi il programma di governo. “Potremmo salire al Quirinale prima di lunedì” afferma Matteo Salvini. Ottimista anche Luigi Di Maio che aggiunge: “Se serve fuori da governo. Il premier? sarà un politico”. Il reggente Martina annuncia una mobilitazione dei Dem contro il governo gialloverde. Forza Italia avverte Salvini: “Pentastellati degli incapaci”. A Sofia, in Bulgaria, vertice dell’Unione europea. Sul tavolo la decisione degli Stati Uniti di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano e sui dazi. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle) e Brando Benifei (PD).

L’Europa richiama, Salvini risponde

Stallo nelle trattative tra Movimento 5 Stelle e Lega sul governo. Sono ripresi gli incontri tra Di Maio e Salvini dopo aver chiesto altro tempo al presidente Mattarella per chiudere l’accordo e consultare le rispettive basi. Il Pd avverte “basta perdere tempo” si prenda in considerazione l’esecutivo proposto del Capo dello Stato. Intanto arriva un doppio monito dall’Europa. Il vicepresidente Dombrovskis invita Roma a continuare a ridurre deficit e debito mentre il commissario alla Migrazione, Avramopoulos si augura che il nuovo governo non cambi la politica sui migranti. Dura replica del leader della Lega, Salvini: “Ennesima inaccettabile interferenza”. Questi i temi al centro della puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Elisabetta Gardini (Forza Italia), Isabella De Monte (PD), Mara Bizzotto (Lega) e Marco Bresolin (La Stampa).

Tempi supplementari

Il presidente della Repubblica concede più tempo al Movimento 5 Stelle e Lega. I due partiti sentiti separatamente dal Capo dello Stato ne hanno fatto richiesta perché dice Luigi Di Maio “stiamo scrivendo un contratto di Governo non di locazione, serve tempo, il premier non c’entra nulla”. Stesse motivazioni per Matteo Salvini: “Stiamo discutendo anche animatamente sulla nostra idea di Italia, non stiamo questionando sui nomi”. “Il governo parte se può fare le cose”, aggiunge il leader della Lega. Entrambi hanno deciso di consultare la base. Puntata speciale della Bussola dedicata al nuovo giro di consultazioni al Quirinale. Ospiti di Donato Bendicenti: Luigi Marattin (PD), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Massimiliano Panarari (comunicazione politica Università Modena-Reggio Emilia) e Tobias Piller (corrispondente Frankfurter Allgemeine Zeitung).

Il punto sull’Unione

In occasione della conferenza internazionale ‘The State of the Union’, Firenze si trasforma nella capitale dell’Europa. Tre giorni di dibattiti con i principali rappresentanti delle istituzioni europee incentrati sul rilancio dell’Unione e il contrasto dei populismo. La solidarietà in Europa, il tema di quest’anno, rappresenta un argomento chiave per l’economia, le politiche fiscali e monetarie, gli investimenti sociali, le strategie di difesa e di sicurezza, le migrazioni, il cambiamento climatico e i programmi energetici dell’Europa. Nel frattempo, trattative serrate tra Movimento 5 Stelle e Lega per dar vita ad un governo. Nuovo appuntamento domani a Milano tra Salvini e Di Maio. Questi i temi al centro della puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Beatrice Covassi (capo rappresentante commissione Ue in Italia) e Renaud Dehousse (presidente dell’Istituto Universitario Europeo).

Work in progress

Trattative serrate tra Lega e Movimento 5 Stelle per dar vita al nuovo esecutivo. Luigi Di Maio e Matteo Salvini al lavoro per il contratto di governo. Passi in avanti per la scelta di premier e squadra di ministri. Le due forze politiche hanno chiesto al Quirinale una proroga fino a domenica per continuare a lavorare. E il Presidente della Repubblica, pur seguendo l’evolversi della situazione politica,  oggi a Badia Fiesolana ha inaugurato i lavori della Conferenza internazionale sullo “Stato dell’Unione”. Il sovranismo ha detto “è seducente ma inattuabile”. La situazione politica è al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Chiara Gribaudo (PD) e Lucio Malan (Forza Italia).

La benevolenza critica

Ci sono spiragli per un governo politico. Nuovo incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini che chiedono al presidente della Repubblica 24 ore di tempo per mettere a punto un accordo. Forza Italia valuta una possibile astensione per far partire l’esecutivo ma Berlusconi chiede garanzie. Il Pd, intanto, attende gli sviluppi del governo per definire la road map delle prossime scadenze del partito. La situazione politica è al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Anna Rossomando (Pd), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) e il politologo Mauro Calise.

Ci consenta

Attesa per l’indicazione del presidente della Repubblica Mattarella sul nome del possibile premier del governo “neutrale” e di “servizio”. Cinquestelle e Lega ribadiscono la loro indisponibilità a sostenere un esecutivo proposto dal Quirinale e ribadiscono la volontà di tornate subito al voto. In extremis, il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti chiede a Berlusconi di appoggiare un esecutivo Lega-M5S e avverte: “Se vota il governo del presidente finisce l’alleanza”. Una richiesta definita “irricevibile” da Mariastella Gelmini e sull’appoggio al governo del presidente ribadisce la lealtà di Berlusconi alla coalizione e “quindi crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale”. In attesa di conoscere chi sarà la figura a cui Mattarella conferirà l’incarico Donato Bendicenti fa il punto sulla situazione politica con l’editorialista della Stampa, Federico Geremicca e il costituzionalista Giovanni Guzzetta.

Il voto dietro l’angolo?

Puntata speciale della Bussola dedicata alle Consultazioni per la formazione del nuovo governo. Al termine di un’altra giornata di consultazioni che non ha dato frutti, arriva la dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che propone come via d’uscita un governo «di servizio» fino a dicembre composto da personalità neutrali. Il capo dello Stato ha detto che è difficile un voto in estate e che un voto in autunno comporterebbe dei gravi rischi per l’Italia. Subito pronta la risposta del leader della Lega Matteo Salvini e del MoVimento 5 Stelle che bocciano lo scenario prospettato dal Quirinale e chiedono di andare al voto al più presto. La data più probabile a questo punto è il 22 luglio. La situazione politica è al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Mario Sechi (editorialista List), Maurizio Caprara (editorialista Corriere della Sera), Alessandro Campi (scienza politica Univ. Perugia) e Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law LUISS).

Il bivio

In attesa del nuovo giro di consultazioni previsto per lunedì, le tensioni tra le forze politiche non sembrano smorzarsi. E mentre il leader della Lega Matteo Salvini propone un governo a tempo guidato dal centrodestra e appoggiato dal Movimento 5 Stelle per poi tornare al voto a dicembre, Luigi Di Maio ribadisce il suo fermo no a governi tecnici o di scopo. Intanto torna a farsi sentire il fondatore del Movimento Beppe Grillo che in un’intervista al magazine francese Putsch rilancia il referendum sull’euro e parla della situazione attuale come di un colpo di Stato risultato della legge elettorale. Non tarda ad arrivare la risposta via social dell’ex segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che parla così dei pentastellati: “oggi capiscono finalmente di non avere i numeri per Palazzo Chigi e quindi sbroccano. Beppe Grillo addirittura torna a proporre referendum sull’Euro e accusa gli altri partiti di Colpo di Stato per la legge elettorale, dimenticando che grazie al Rosatellum i Cinque Stelle hanno preso il 36% dei seggi, nonostante si siano fermati al 32% dei voti. Contrordine dal Blog: il PD torna a essere un partito di delinquenti, non più il compagno di strada verso il Governo. Quando vedo certe capriole, sono orgoglioso di aver contribuito – insieme a tanti altri militanti – a evitare l’accordo tra il PD e i Cinque Stelle.” Ora tocca al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella trovare la carta giusta per uscire da uno stallo che oramai dura da 60 giorni. La situazione politica è al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Fabrizio Finzi (Ansa) e Edoardo Novelli (comunicazione politica Univ. Roma Tre).