Una storia che non esiste


Approda a Palermo una nave con a bordo 604 migranti soccorsi in questi giorni nel Canale di Sicilia. Molti i bambini, il più piccolo di appena sei giorni. “Chi racconta di un esaurimento a breve dei fenomeni migratori, racconta una storia che non esiste”. Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo all’Accademia dei Lincei. “La vera sfida – ha aggiunto – non è raccontare l’illusione della fine di una presunta emergenza, ma trasformare operazioni illegali e criminali,  gradualmente, in fenomeni controllati, regolati, gestiti e utili alle nostre società contemporanee”. La questione dei migranti resta un tema centrale in molti paesi. Non a caso, a pochi giorni dall’elezioni, l’Austria inaugura un nuovo check-point ferroviario al Brennero. Intanto dall’altra parte dell’Atlantico il presidente americano Donald Trump ha annunciato che non certificherà il rispetto da parte dell’Iran dell’accordo internazionale sul nucleare. Per il Cremlino la decisione di Trump “potrebbe peggiorare seriamente la situazione che riguarda il dossier nucleare iraniano”. Sul fronte interno, il giorno dopo l’approvazione da parte della Camera del ‘Rosatellum bis’ non si placa lo scontro tra le varie forze politiche. Ora il testo passa al Senato. Questi i temi dibattuti in questa puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Walter Verini (PD) e Giuseppe D’Ambrosio (Movimento 5 Stelle).

I referendum sull’autonomia

Domenica 22 ottobre appuntamento con il referendum consultivo per l’autonomia in Lombardia e Veneto. Questi i quesiti sottoposti ai cittadini:
“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità , nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”
“Vuoi che alla Regione Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”. In Lombardia non è necessario il raggiungimento del quorum, mentre in Veneto è prevista una soglia del 50% più uno. Le ragioni del sì, quelle del no e quelle di chi sceglie l’astensione approfondite da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Davide Galimberti (PD) – per il Sì¬, Onorio Rosati (MDP-Articolo1) – per il No, Nicola Finco (Liga Veneta) – per il Sì¬, Leonardo Nicolai – vicepresidente ‘Veneti per l’astensione’.

Duello sulle fiducie

È scontro sulla legge elettorale. Mentre in Aula si è votata la prima fiducia posta dal Governo Gentiloni sull’approvazione del primo articolo del ‘Rosatellum bis’ parte delle opposizioni erano in piazza a protestare.
In piazza Montecitorio la maratona del Movimento 5 Stelle che proseguirà anche domani, mentre davanti il Pantheon i rappresentanti di MDP, Sinistra Italiana e Possibile di Pippo Civati. La legge elettorale il tema affrontato da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Emanuele Fiano (Pd) e Paolo Romani (Forza Italia).

Tertium non datur

 

“O Rosatellum o il Consultellum, ‘tertium non datur’.” Così il segretario del PD, Matteo Renzi in Direzione spiega che sulla legge elettorale il partito democratico sta facendo un ultimo tentativo. Il Pd per Renzi resta il baricentro ma con il Rosatellum serve una coalizione più ampia. Nonostante aumenti il numero dei parlamentari che hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta a sostegno dell’approvazione della legge sullo Ius Soli, il Pd e il Governo sostengono che non ci sono i numeri per approvare la legge. Dopo il referendum sull’indipendenza, continua il braccio di ferro tra il governo autonomo di Barcellona e quello centrale di Madrid. Intanto il prefetto in Catalogna, Enric Millo si è scusato per le violenze di domenica scorsa. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e le sue ospiti: Valentina Paris (PD) e Marta Grande (Movimento 5 Stelle).

Sotto la media

I laureati italiani sono pochi, poco pagati e poco valorizzati. Così il rapporto del OCSE in cui viene evidenziato anche un divario di oltre un anno scolastico tra gli studenti del Nord e quelli del Sud. L’organizzazione di Parigi apprezza comunque le riforme messe in atto dal Governo che hanno creato 850mila posti di lavoro dal 2015. “Le risorse sono limitate, ma ci sono margini importanti che vanno usati con oculatezza.” Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan parlando della prossima legge di bilancio. In commissione Affari Costituzionali della Camera si continua a lavorare sul testo della legge elettorale. Nonostante le tensioni tra le varie forze politiche, tiene il patto PD-Forza Italia. Crescono le adesioni allo sciopero della fame per chiedere l’approvazione della legge sullo Ius Soli. Tra i molti parlamentari anche il ministro Graziano Delrio. Questi alcuni degli argomenti trattati in questa puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Sandra Zampa (PD) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana).

La forza della legge

Mentre Barcellona si prepara l’indipendenza e il governo di Madrid invia militari in appoggio alla Guardia Civil, in plenaria a Strasburgo si è tenuto un dibattito sulla situazione in Catalogna. Durante il suo intervento il vicecommissario Frans Timmermans ha sottolineato come “il rispetto dello Stato di diritto non è un optional. Il voto di domenica non era legale”. La violenza – ha aggiunto – non è mai una soluzione”, tuttavia è “diritto di ogni Stato difendere lo stato di diritto e questo a volte richiede un uso proporzionato della forza”. Stangata della Commissione europea ad Amazon e all’Irlanda. La prima deve restituire 250 milioni al Lussemburgo mentre l’Irlanda viene deferita alla Corte di Giustizia della Ue per non aver recuperato da Apple i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali. A Manchester, di fronte la conferenza dei Tories la premier Theresa May, scusandosi per il deludente risultato elettorale, conferma la sua volontà ad andare avanti e a non mollare di fronte le difficoltà dichiarandosi sicura che sulla Brexit si troverà “un accordo che funzione per la Gran Bretagna e l’Europa”. Sul fronte interno, il Governo ottiene un doppio sì del Senato a scostamento di bilancio e Def nonostante i timori della vigilia per via della decisione di MDP-Articolo1 di non partecipare al voto. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Isabella De Monte (PD) e Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle).

La questione catalana

Alta tensione il giorno dopo il referendum sull’autodeterminazione della Catalogna. Il 42% degli aventi diritto hanno partecipato alla consultazione e un 90% ha votato a favore dell’indipendenza. Il governo di Madrid ha già avvisato che ricorrerà a ogni mezzo consentito della legge per fermarla. Sull’operato della Guardia Civil che ha tentato di ostacolare, anche con l’uso della forza, le operazioni di voto è intervenuta la Commissione europea attraverso il suo portavoce: “La violenza non può essere uno strumento in politica”. Per le istituzioni di Bruxelles però il voto “non è legale, ai sensi della Costituzione spagnola” ed è, in questo momento, importante passare dallo scontro al dialogo, ribadendo la piena fiducia nell’operato di Mariano Rajoy. In Italia, cala la disoccupazione anche tra i giovani. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Istat per il mese di agosto. “Il Jobs act sta dando risultati lusinghieri e oggi i dati Istat sono molto incoraggianti, in particolare sui posti di lavoro creati negli ultimi tre anni e mezzo”. È il commento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Di questo e di altri temi di attualità si è parlato in questa puntata della Bussola. Ospiti di Donato Bendicenti: Roberto Gualtieri (Pd) e Massimiliano Salini (Forza Italia).

Le sfide del referendum

Almeno 10mila studenti sfilano per le strade di Barcellona a difesa del diritto della Catalogna di votare nel referendum sull’indipendenza di domenica prossima, che il Governo centrale di Madrid ha vietato. Numerosi gli appelli rivolti alle istituzioni europee per facilitare il dialogo tra le autorità spagnole e catalane e per il rispetto dei diritti democratici dei cittadini. “Rispettiamo l’ordinamento giuridico costituzionale della Spagna. Non abbiamo altri commenti da fare su questa questione”. E’ la risposta di un portavoce della Commissione UE. Commissione impegnata oggi in uno degli incontri dedicati ai negoziati sulla Brexit con il capo negoziatore britannico David Davis. Manovra e reddito di inclusione. Oggi il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno confermato che è loro intenzione, nonostante gli “ambiti molto ristretti della legge di bilancio”, aumentare le risorse contro la povertà. Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Daniele Viotti (PD), Laura Agea (Movimento 5 Stelle), Antonio Panzeri (Articolo 1-MDP) e Michael Stabenow (Frankfurter Allgemeine Zeitung).

La logica della storia

“Il cantiere dell’integrazione europea si è nuovamente riaperto”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella plaude al discorso sull’Europa tenuto ieri da Emmanuel Macron. Il Capo dello Stato, in Finlandia per una visita ufficiale, è poi tornato sul tema dei migranti ringraziando il presidente Sauli Niinisto per aver accolto sul loro territorio 779 migranti come deciso dalla Commissione europea. Intanto da Bruxelles arriva la notizia di nuove deroghe a Schengen ma – precisa il commissario Avramopoulos – solo per far fronte alle minacce per la sicurezza come il terrorismo, confermando inoltre una “drastica riduzione” dei flussi di migranti in Italia e in Grecia. Raggiunto accordo tra Italia e Francia sul dossier Stx-Fincantieri. L’Italia ottiene il 51% dei cantieri di Saint Nazaire, il 50% in controllo diretto a cui si aggiunge una quota dell’1% in prestito. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Brando Benifei (PD), Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Eleonora Forenza (Sinistra unitaria europea) e Adriana Cerretelli (Il Sole 24 Ore)

 L’ottimismo di Angela

 

Il giorno dopo le elezioni tedesche la Cancelliera Angela Merkel conferma che resterà in carica per i quattro anni del mandato e esclude nuove elezioni. Il suo sfidante Martin Schulz ribadisce che l’SPD andrà all’opposizione e non parteciperà alla formazione del nuovo Governo. Intanto a rovinare la festa all’AFD, la destra populista ormai terza forza politica tedesca,  arriva la notizia dell’addio di una dei leader storici, Frauke Petry. Donato Bendicenti analizza il risultato del voto tedesco con i suoi ospiti: Walter Verini (Pd) e Nuccio Altieri (Direzione Italia).