Divorzio all’inglese

È arrivato il momento di riunire il paese, dobbiamo onorare la volontà del popolo britannico e dobbiamo creare un futuro più roseo per il nostro paese” così la prima ministra inglese Theresa May davanti al Parlamento inglese. Dopo il via libera dato ieri dalla Camera dei Lords, la premier ha dichiarato che entro la fine del mese si recherà nuovamente in Parlamento per notificare l’attivazione dell’ articolo 50 del Trattato di Lisbona così che possa finalmente avviarsi il processo di uscita dall’Unione Europea. Mentre Brexit cerca lentamente la strada della concretizzazione, continua la crisi diplomatica tra Turchia e Olanda, Il presidente turco non smorza i toni, accusando gli olandesi di avere un “carattere marcio” e di essere responsabili del massacro di Srebenica del 1995. Replica subito il premier olandese Mark Rutte che definisce i commenti di Erdogan “una disgustosa distorsione della storia” e si prepara alle elezioni di domani che lo vedranno contrapporsi all’esponente di estrema destra Geert Wilders. Ma l’Olanda non è l’unico paese a confrontarsi con la paura che possa prevalere una scelta populista, anche la Francia chiamata alle urne il mese prossimo ha lo stesso problema e non è l’unico. Il candidato dei repubblicani Fillon risulta da oggi formalmente indagato per il “Penelopegate”, ovvero per l’appropriazione indebita di fondi pubblici, abuso di beni sociali, complicità e occultamento di questi reati, e violazione degli obblighi di comunicazione all’alta autorità in materia di trasparenza nella vita pubblica. Rimane da capire quale sarà ora la scelta di uno dei tre principali contendenti nella corsa per le presidenziali francesi ormai imminenti. Intanto in Italia il Consiglio dei Ministri ha calendarizzato i referendum popolari riguardanti l’abolizione dei voucher e gli appalti pubblici. La data indicata è quella del 28 maggio, data che ha fatto partire subito il dibattito sull’eventualità dell’election day con le amministrative di primavera in 1000 comuni. A favore si sono pronunciati il segretario della Cgil Susanna Camusso, il Movimento 5 Stelle e il candidato alla segreteria del Pd Michele Emiliano. Queste le tematiche affrontate da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Paolo De Castro (Partito democratico).

Inviti alla calma

Con un invito alla calma e al rispetto reciproco, il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, entra nello scontro diplomatico tra Turchia e Olanda. L’escalation di tensione tra i due paesi non accenna a diminuire dopo che il governo olandese ha impedito a due ministri turchi di presenziare a un’iniziativa politica per il referendum d’aprile in Turchia che punta ad allargare i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan. Per tutta risposta il presidente turco ha definito nazista e fascista un paese che si comporta in questo modo. “L’Ue chiede alla Turchia di astenersi da commenti eccessivi e da azioni che possano esacerbare la situazione, che può essere risolta solo mantenendo un buon canale di comunicazione aperto”. Così il portavoce del presidente della Commissione Juncker.
La Scozia avanzerà la richiesta formale per un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito in risposta alla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione europea. Ad annunciarlo la premier scozzese Nicola Sturgeon. “Il governo scozzese dovrebbe concentrarsi sul governare bene e sui servizi pubblici per il popolo scozzese. La politica non è un gioco”. E’ la dura risposta della premier britannica Theresa May.
Dopo un anno di lavori in Commissione e molti anni di attesa, approda in Aula a Montecitorio la proposta di legge unificata sul testamento biologico. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti, gli eurodeputati: Roberto Gualtieri (Pd) e Raffaele Fitto (Direzione Italia).

Primavera a Roma

Seconda giornata di Consiglio Europeo. Dopo la rielezione di Donald Tusk in qualità di Presidente, i capi di stato dei governi Ue si sono ritrovati oggi in 27 a discutere di migranti, politica economica e rilancio del progetto europeo. Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker ha rimarcato che l’idea di un’Europa a più velocità non deve essere valutata come la prospettiva di una cortina di ferro che lasci indietro qualche Stato membro, tagliandolo fuori dallo sviluppo del Continente, Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è detto ottimista per quanto emerso dal summit e fiducioso che dopo Brexit si possa ricreare un nuovo clima positivo, a partire magari dal 25 marzo data del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Intanto in Italia va avanti la campagna elettorale dei tre candidati per la segreteria del Partito democratico. Al Lingotto di Torino si aprirà la kermesse renziana, animata da uno slogan: “Tornare a casa per ripartire insieme”, I lavori si chiuderanno domenica con un discorso programmatico di Matteo Renzi. Il Consiglio Europeo e il ritorno di Renzi sono gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Andrea Bonanni (La Repubblica) e Fabio Martini (La Stampa).

La Bussola, puntata del 9 marzo 2017

Si apre con la riconferma di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo, il tradizionale vertice dei capi di Stato e di governo di primavera. Difesa comune, migranti, situazione economica alcuni dei temi in agenda. Inoltre, nella giornata di domani si discuterà della ‘Dichiarazione di Roma’ che dovrebbe essere adottata nel summit del 25 marzo, durante le celebrazioni in Campidoglio del 60esimo anniversario del Trattato di Roma. Al suo interno dovrebbe esserci anche un riferimento all’Europa a più velocità, di cui si parla sempre più insistentemente nell’ultimo periodo. “Non tutti i paesi sono pronti a procedere insieme allo stesso modo” è il commento del presidente della BCE, Mario Draghi ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’argomento. Ad ogni modo, Draghi si augura che sia “un accordo aperto, pronto a dare il benvenuto a qualunque Paese voglia unirsi”.
Questi gli argomenti dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Gianni Pittella (PD), Elly Schlein (Possibile) e Marco Zanni (gruppo ENF).

La voce delle donne


“L’augurio che rivolgo, oggi, a tutte le donne italiane è che la loro voce sia forte, compatta e ascoltata, nei quartieri, nelle città e nei palazzi delle istituzioni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla celebrazione per l’8 marzo al Quirinale. Migliaia le donne, di oltre 50 Paesi, che oggi hanno scelto di aderire allo sciopero internazionale con varie iniziative e manifestazioni per affermare con forza i diritti dell’universo femminile.

Informativa alle Camere del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in vista del Consiglio Europeo del 9 e 10 marzo. Per Paolo Gentiloni “non siamo i primi della classe ma non accettiamo lezioni e lavoriamo nell’interesse comune”, riferendosi alle richieste della Commissione europea all’Italia.

Nuovo schiaffo della Camera dei Lord al Governo britannico: approvato il diritto di veto da parte del Parlamento sui risultati del negoziato in merito alla Brexit ora la legge tornerà alla Camera dei Comuni, dove il governo della May gode di una maggioranza in grado di annullare l’emendamento.

Questi alcuni dei temi trattati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Massimiliano Salini (Forza Italia), Antonio Panzeri (Movimento Democratico e Progressista) e Daniel Gros (direttore Ceps).

Vertice a Versailles

In attesa delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, che si svolgeranno nella capitale italiana il 25 marzo, oggi a Versailles vertice tra quelli che Francois ha definito “i paesi più importanti dell’Unione Europea”. Il formato inedito è composto da Francia, Germania, Italia e Spagna che si incontrano con l’obiettivo di rilanciare il progetto Ue, indebolito dalla Brexit e minacciato da figure come Trump negli Stati Uniti e Putin in Russia.
All’ordine del giorno la politica fiscale, l’immigrazione, la questione del lavoro e la difesa. E proprio per affrontare quest’ultimo punto si sono riuniti oggi a Bruxelles i ministri degli esteri e della Difesa europei sotto la guida dell’alto rappresentante per la politica Estera Ue Federica Mogherini. Il ministro degli esteri Angelino Alfano ha detto: “in un momento storico in cui le minacce arrivano da sud, noi dobbiamo avere un nostro sistema comune europeo di difesa. Questo non significa negare la Nato, ma fare un ragionamento complementare tra difesa comune europea e Nato”. In vista delle presidenziali di questa primavera in Francia e di quelle nel mese di settembre in Germania, c’è da capire quale identità voglia darsi l’Europa per risolvere annosi problemi e affrontare nuove sfide. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Presidente Istituto Affari Internazionali) e Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law LUISS Roma).

Prova di sfiducia

Il caso Consip arriva in Parlamento con le mozioni di sfiducia presentate dai Cinque Stelle contro il ministro dello Sport, Luca Lotti. Il ministro che risulta indagato nell’inchiesta deve  risponde di rivelazione di segreto e favoreggiamento. Solidarietà nei confronti di Lotti da parte del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che a margine del Cdm ribadisce, ai ministri, la necessità di tenere il Governo al riparo dalle turbolenze scatenate dall’attualità politica. Intanto l’inchiesta prosegue e oggi è stato interrogato dalla procura di Roma, Tiziano Renzi, padre dell’ex-premier, indagato per traffico di influenze nella vicenda.

Sulle voci di possibili rinvii delle primarie Pd, Matteo Renzi fa sapere tramite facebook che le primarie si terranno il 30 aprile, come stabilito: “Nessun alibi per rinviare la discussione, dunque”. Anche per il ministro Orlando, candidato alla segreteria del partito, è “difficile ipotizzare un rinvio delle primarie”. “In ogni caso – ha aggiunto – fornisco il massimo della disponibilità a gestire insieme questo passaggio. Non ho alcun interesse a speculare e a lucrare”.

Questi alcuni dei temi trattati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Anna Rossomando (Pd), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) e il politologo Mauro Calise.

In pieno accordo

“Nessuno si aspetti risultati miracolosi in poche settimane, sarebbe un’illusione, ma si fanno passi in avanti e l’Ue ci appoggia e ci sostiene”. Così il premier Paolo Gentiloni riferendosi all’accordo tra Italia e Libia sull’immigrazione, durante la conferenza stampa con il suo omologo maltese, Joseph Muscat. E sulla questione migranti dura presa di posizione della Commissione europea: “La Grecia e l’Italia hanno fatto sforzi importanti per migliorare la loro capacità e organizzare le loro procedure per rendere possibile il ricollocamento dei rifugiati” si legge in una lettera che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker ha scritto al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in vista del prossimo Summit dei capi di Stato e di Governo. “Ora – ha scritto ancora Juncker – tocca agli altri Stati dar seguito ai loro obblighi. La Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per assicurare che gli impegni siano onorati”. Il Parlamento europeo ha tolto l’immunità alla eurodeputata e leader del Front National, Marine Le Pen, per la vicenda della pubblicazione sul suo account Twitter di alcuni immagini di violenze commesse dall’Isis. Questi alcuni dei temi trattati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Elisabetta Gardini (Forza Italia), Daniele Viotti (Pd), Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle) e Roberto D’Argenio (La Repubblica).

Quo vadis Europa?

“Le celebrazioni di marzo a Roma non saranno solo il compleanno dell’Europa ma la nascita della UE a 27, per marcare un nuovo passaggio della storia è tempo di rispondere a una vecchia domanda ‘Quo vadis Europa?’. Così Jean-Claude Juncker all’Europarlamento presentando il ‘libro bianco’ sul futuro dell’Unione dopo la Brexit. Intanto oltremanica, il governo inglese incassa, dalla Camera dei Lord, la sua prima sconfitta proprio sul disegno di legge per la Brexit. I Pari del Regno Unito hanno votato un emendamento a tutela dei diritti dei cittadini Ue che risiedono in Gran Bretagna al momento dell’approvazione della legge che avvierà formalmente i negoziati per l’uscita dall’Unione. In Francia, nel frattempo, Hollande scende in campo a difesa dei giudici dopo il duro attacco del candidato della destra Francois Fillon. “Un candidatura all’elezione presidenziale – ha detto Hollande – non autorizza a gettare sospetto sul lavoro di poliziotti e giudici”. Secondo Fillon, convocato dai giudici nell’ambito delle indagini su un presunto impiego fittizio come assistente della moglie Penelope, lo “stato di diritto è stato violato, la presunzione di innocenza è completamente scomparsa”.
Questi gli argomenti trattati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Michela Giuffrida (Pd), Laura Agea (Movimento 5 Stelle), Sylvie Goulard (Alde) e Laura Cerretelli del Sole 24 Ore.

L’Europa necessaria

Alla vigilia della pubblicazione del “Libro Bianco” sul futuro dell’Europa a 27 Stati membri, dopo la Brexit, il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker convoca una riunione straordinaria del collegio dei commissari. Sul tavolo un pacchetto di decisioni su sicurezza e migranti che la Commissione deve varare in settimana.
“Più che un’opportunità l’Unione europea è una necessità. E’ la nostra casa comune. E’ certamente ancora un’opportunità, ma servono dei correttivi che devono essere urgentemente apportati”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini ad un Convegno sull’Unione. Per Antonio Tajani, presidente dell’Europarlamento: “l’Europa è servita e serve. C’è però un problema di disaffezione dei cittadini”. “Evidentemente – ha proseguito Tajani – i cittadini non sono soddisfatti dalle risposte che arrivano dai governi nazionali e dalla istituzioni europee”. Sul fronte Brexit, fonti del governo britannico smentiscono le indiscrezioni circolate sui quotidiani inglesi secondo cui la premier Theresa May avrebbe scelto la data, la metà di marzo, per invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, e contestualmente la fine della libertà di movimento per i cittadini dell’Ue in Gran Bretagna.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Silvia Costa (Pd), Isabella Adinolfi (Movimento 5 Stelle), Alessandra Mussolini (Forza Italia) e l’editorialista di Repubblica Andrea Bonanni.