All’ordine del giorno

“Sono lieto che Theresa May sarà il prossimo primo ministro. Mercoledì sarò presente alla Camera dei Comuni per le domande al primo ministro. Dopo dovrei recarmi a Palazzo per presentare le mie dimissioni. Subito dopo avremo un nuovo premier” così il David Cameron dopo che la rivale della May, per la leadership del partito Conservatore, Andrea Leadsom ha annunciato di ritirare la propria candidatura.
“Le banche europee e italiane non sono all’ordine del giorno né dell’Eurogruppo né dell’Ecofin”, così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, entrando all’Eurogruppo. “Il governo italiano – ha ribadito – sta lavorando per predisporre, e in parte lo ha già fatto, strumenti precauzionali che, come dice la parola, saranno usati solo se necessario”.
E sulle banche italiane è intervenuto anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, secondo cui la crisi delle banche italiane è legata alle sofferenze e “non è acuta e abbiamo ancora un po’ di tempo per affrontarla”.
Questi alcuni dei temi al centro della puntata di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Francesco Boccia (Pd), Arturo Scotto (Sinistra italiana) e Giuseppe Di Taranto, docente di Storia dell’economia e dell’impresa alla LUISS di Roma.

Ad Est della Nato

Si è aperto a Varsavia il vertice della NATO. Molti i temi in agenda: la lotta al terrorismo, i rapporti con la Russia, la Libia e i migranti, la Brexit.
“La sicurezza dell’Alleanza dipende da come tutti i Paesi sono preparati. Le sfide moderne richiedono un’Alleanza moderna. Rimane ancora tanta strada da percorrere ma sono sicuro che siamo a un punto di svolta”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Dei temi al centro del vertice e delle varie posizioni degli alleati riuniti a Varsavia Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Stefano Silvestri consigliere Istituto Affari Internazionali e l’ambasciatore Alessandro Minuto-Rizzo diplomatico, ex segretario generale Nato.

A sfondo razziale

“Amedeo Mancini è stato fermato per omicidio con l’aggravante della finalità razzista”. Lo ha annunciato il ministro degli Interni, Angelino Alfano, dopo il Comitato dell’Ordine e sicurezza a Fermo, dove è morto, per mano di un ultrà, il giovane rifugiato nigeriano Emmanuel Namdi. Alla moglie, sconvolta per la perdita, è stato concesso lo status di rifugiata. Si dice addolorato dal gravissimo episodio di intolleranza razziale che è costato la vita al rifugiato nigeriano, in un comunicato, il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Intanto a Roma si è aperta con un minuto di silenzio, in ricordo dello studente americano Beau Solomon, ucciso nella capitale i giorni scorsi, la prima assemblea capitolina targata cinque stelle, alla presenza del neo-sindaco Virginia Raggi. Questi alcuni degli argomenti al centro della nostra puntata.
Ospiti di Donato Bendicenti: Walter Verini (Pd), Luca Frusone (Movimento 5 Stelle) e Giampiero Gramaglia dell’Istituto Affari Internazionali.

Il dopo Frontex

E’ stata approvata in via definita dal Parlamento europeo il regolamento che istituisce un corpo di guardia costiera e di frontiera dell’Unione europea, per una migliore gestione dei flussi migratori. Sul fronte banche, il neo-commissario ai servizi finanziari Valdis Dombrovskis, rispondendo in audizione davanti la commissione Econ dell’Europarlamento, ha dichiarato che la Commissione è consapevole delle difficoltà attuali degli istituti di credito italiani e “rimaniamo in costante contatto con le autorità italiane e siamo pronti a intervenire, se sarà necessario”. “I risparmiatori italiani e i correntisti non hanno alcun problema e per me questa è la priorità”. E’ quanto dichiarato sul tema dal premier Matteo Renzi. “Chi conosce la realtà – ha aggiunto – sa che la vera questione sulla finanza in Europa non sono i “Not performing loans” italiani, ma sono i derivati di altre banche”.
Questi alcuni dei temi al centro del dibattito di oggi.
Ospiti di Donato Benedicenti: Simona Bonafè (Pd) e Elisabetta Gardini (Forza Italia).

Leaving the boat

“Non capisco perchè coloro che hanno fatto campagna per la Brexit hanno bisogno di mesi per capire che cosa fare. Pensavo che avessero dei piani, ma invece di svilupparne uno stanno lasciando la barca. I radiosi eroi della Brexit oggi sono eroi tristi, chi ha fatto sì che si arrivasse a questo sta lasciando il palcoscenico” queste le parole pronunciate da Juncker di fronte al Parlamento Europeo di Strasburgo. Parole dure che mettono sotto accusa la condotta di Nigel Farage, che proprio ieri ha lasciato la leadership del suo partito e di Boris Johnson che aveva già  annunciato la sua rinuncia alla candidatura per la guida dei Tories. Dopo il referendum su Brexit regna la confusione nei principali partiti inglesi e si fatica a capire che linea prendere. Intanto a Ciampino attesa per le bare delle nove vittime degli attentati di Dacca.

Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Paolo De Castro (Partito Democratico) e Raffaele Fitto (Conservatori e riformisti).

 

Grazie

In memoria

È il giorno del dolore a Dacca. Nello stadio della capitale bengalese si è tenuta la cerimonia in omaggio delle 20 vittime, tra cui 9 italiani,  dell’attentato all’Holey Artesan Bakery. E sale il numero delle vittime di altro atroce attentato. Sono infatti 200 le vittime dell’attentato suicida di domenica scorsa, nel quartiere sciita di Karrada. a Baghdad. Nuovo colpo di scena in Gran Bretagna. Mentre prosegue la corsa a cinque per la leadership del Partito Conservatore e del governo britannico, Nigel Farage il leader del partito euroscettico UKIP a presentato le dimissioni. “Durante la campagna ho detto che volevo riprendermi il Paese, adesso voglio

riprendermi la mia vita”. Così ha annunciato che lascerà la guida del partito continuando però nel suo lavoro di europarlamentare.

Questi alcuni dei temi al centro del dibattito di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle) e Elly Schlein (Possibile).

La rinuncia

Ancora una volta protagonista del giorno è Boris Johnson. L’ex-sindaco di Londra e membro del partito conservatore inglese ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per la guida dei Tory e del governo al posto del dimissionario David Cameron. Intanto in Italia il dibattito politico torna ad accendersi sulle possibili modifiche all’Italicum mentre sul fronte banche arriva, dalla Commissione europea, l’autorizzazione da parte del nostro paese di uno schema di garanzia per fornire liquidità alle banche solvibili in caso di necessità fino al prossimo dicembre. Questi i temi del dibattito di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Titti Di Salvo (Pd), Vittorio Ferraresi (Movimento 5 Stelle) e il costituzionalista Stefano Ceccanti.

 

Ex malo bonum

“Abbiamo decido che non ci sarà alcun negoziato sino alla notifica sull’uscita dall’Unione europea” così il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker nel corso della conferenza stampa congiunta, con il presidente del Consiglio Donald Tusk, al termine del summit di Capi di Stato e di Governo in cui si è discusso delle conseguenze della Brexit. I 27 leader europei si sono trovati d’accordo sul fatto che la Gran Bretagna dovrà accettare la libertà di movimento se vorrà continuare ad avere accesso al mercato unico una volta uscita dall’Unione Europea. “Non vi sarà un mercato unico à la carte” ha sottolineato il presidente Tusk.

Per il premier Matteo Renzi “l’Unione europea ha preso una sberla, e quando si prende una sberla si è sotto shock. Ma a fronte di questo o l’Ue si rende conto che è arrivato il momento di rilanciare sulle cose che contano o ha perso un’occasione.” Questo il tema al centro della puntata di oggi.

Ospiti di Donato Bendicenti: Nicola Danti (Pd), Tiziana Beghin (Movimento 5 Stelle), Massimiliano Salini (Forza Italia) e Jacopo Barigazzi dell’Europeo.eu.

Per dirsi addio

Giornata ricca di impegni per i leader europei alla prese con il dopo Brexit: stamattina nel corso di una sessione straordinaria il Parlamento Europeo ha approvato una mozione in cui chiede al Regno Unito di attivare velocemente le procedure per l’uscita dall’Unione, e questo pomeriggio si è  aperto  il Consiglio Europeo nel quale si discuterà  delle azioni da intraprendere dopo il referendum del 23 giugno. Questo il principale argomento affrontato da Donato Bendicenti con i suoi ospiti:Piernicola Pedicini  (Movimento 5 Stelle), Maria Arena ( PSE), Eleonora Forenza ( L’altra Europa), Giovanni La Via (NCD/Area popolare).

Vertice a Berlino

“La Gran Bretagna lascia l’Unione europea ma non dobbiamo voltare le spalle all’Europa o al resto del mondo, la natura delle relazioni con l’Unione sarà determinata dal prossimo governo ma noi tutti vogliamo legami economici più forti possibili con i nostri vicini europei”: queste le parole pronunciate dal premier britannico David Cameron intervenuto alla Camera dei Comuni.
Intanto oggi a Berlino vertice Merkel, Hollande, Renzi per valutare quale posizione adottare in seguito alla decisione presa giovedì scorso dai britannici: si apre così un’altra settimana decisiva per il futuro dell’Unione Europea. Donato Bendicenti ne parla con Isabella De Monte (Partito Democratico), Lara Comi (Forza Italia), Lorenzo Cesa (Udc/area popolare) e Andrea Bonanni (la Repubblica).