La direzione di marcia

Con la conferenza dei presidenti dei parlamenti nazionali degli Stati membri e del Parlamento europeo si apre la settimana di celebrazioni per il sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma. “Vogliamo andare avanti insieme, con una Europa a 27, ma non vogliamo che la velocità e la direzione di marcia sia stabilita dai paesi più riluttanti a questo percorso”. Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo in Senato, durante la Conferenza. Il futuro dell’Europa il tema al centro della puntata. Ospiti di Donato Bendicenti: Riccardo Nencini (segretario PSI) e Massimo Corsaro (Direzione Italia).

Olanda, Europa

Dopo la vittoria del liberale Rutte alle elezioni politiche olandesi, l’Europa tira un sospiro di sollievo. Infatti Geert Wilders, il candidato di estrema destra, esponente di idee anti-islam e profondamente euroscettico, non ha sfondato. Entrerà sì in parlamento, ma non come primo partito. Grande risultato a sorpresa lo ha ottenuto il partito dei verdi, il cui leader è il giovane Jesse Klaver. Il voto olandese rappresentava un primo scoglio da superare per un’ Europa in piena crisi d’identità che prova a ridare slancio al suo progetto. Il Presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha parlato di “risultati che saranno ispirazione per molti” e ha sottolineato che “si tratta di un voto per l’Europa e contro gli estremisti”. Il prossimo test per l’Ue saranno le elezioni francesi di aprile, A correre per la presidenza Marine Le Pen (Front National), Emmanuel Macron, candidato indipendente, Francois Fillon (Partito Repubblicano) e Benoit Hammon (candidato socialista). Quest’ultimo le cui quotazioni sono calate a detta degli ultimi sondaggi, ha presentato oggi il suo programma, Poi a settembre sarà il turno della Germania, con la contesa tra Angela Merkel, che oggi ha incontrato Emmanuel Macron, e Martin Schulz.
Sul fronte politico italiano invece si segnala l’attacco del Movimento 5 Stelle a Pd e Forza Italia, accusati di ‘voto di scambio’, in seguito alla votazione in Senato che ha respinto la decadenza di Augusto Minzolini da senatore, Intanto il presidente del Consiglio Gentiloni in visita al centro per l’impiego di Avellino, annuncia: “La fase sperimentale dell’assegno di ricollocazione, strumento messo a disposizione dal Jobs Act per i disoccupati alla ricerca di nuovo impiego, parte con le prime trentamila lettere”. Questi gli argomenti al centro della discussione tra Donato Bendicenti e i suoi ospiti Lia Quartapelle (Pd), Marta Grande (Movimento Cinque Stelle) e Giampiero Gramaglia (Istituto Affari Internazionali).

Chi si ferma è perduto

“Non ci sono le condizioni per salti istituzionali enormi, ma dobbiamo rimetterci in marcia ora perché un’Europa ferma è un’Europa destinata a tornare indietro”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni intervenendo nella sessione plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo. “Questo non porterà mai a un’Europa di serie A e di serie B – ha proseguito Gentiloni – a un’Europa dei grandi e dei piccoli paesi, a un’Europa dell’Est e dell’Ovest. Ma ognuno ha il proprio livello di ambizione”. Intanto, urne aperte in Olanda per un voto cruciale non solo per il Paese ma che è anche un test per l’Europa, prima delle presidenziali di primavera in Francia e legislative in Germania di settembre. E proprio in Francia la procura di Parigi ha avviato un’indagine preliminare per favoritismo sul candidato centrista Emmanuel Macron nel giorno in cui sono state formalizzate le accuse per il conservatore Francois Fillon, indagato per il caso ‘Penelopegate’. Sul fronte interno, il ddl di riforma del processo penale, presentato con voto di fiducia dal Governo in Senato, ha incassato il primo sì, con 156 voti favorevoli, 121 i contrari e 1 astenuto. E sempre in Senato si è votata la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dello Sport, Luca Lotti, presentata dal Movimento 5 Stelle sulla vicenda Consip. Questi gli argomenti dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: David Sassoli (PD) e Ignazio Corrao (Movimento 5 Stelle).

Divorzio all’inglese

È arrivato il momento di riunire il paese, dobbiamo onorare la volontà del popolo britannico e dobbiamo creare un futuro più roseo per il nostro paese” così la prima ministra inglese Theresa May davanti al Parlamento inglese. Dopo il via libera dato ieri dalla Camera dei Lords, la premier ha dichiarato che entro la fine del mese si recherà nuovamente in Parlamento per notificare l’attivazione dell’ articolo 50 del Trattato di Lisbona così che possa finalmente avviarsi il processo di uscita dall’Unione Europea. Mentre Brexit cerca lentamente la strada della concretizzazione, continua la crisi diplomatica tra Turchia e Olanda, Il presidente turco non smorza i toni, accusando gli olandesi di avere un “carattere marcio” e di essere responsabili del massacro di Srebenica del 1995. Replica subito il premier olandese Mark Rutte che definisce i commenti di Erdogan “una disgustosa distorsione della storia” e si prepara alle elezioni di domani che lo vedranno contrapporsi all’esponente di estrema destra Geert Wilders. Ma l’Olanda non è l’unico paese a confrontarsi con la paura che possa prevalere una scelta populista, anche la Francia chiamata alle urne il mese prossimo ha lo stesso problema e non è l’unico. Il candidato dei repubblicani Fillon risulta da oggi formalmente indagato per il “Penelopegate”, ovvero per l’appropriazione indebita di fondi pubblici, abuso di beni sociali, complicità e occultamento di questi reati, e violazione degli obblighi di comunicazione all’alta autorità in materia di trasparenza nella vita pubblica. Rimane da capire quale sarà ora la scelta di uno dei tre principali contendenti nella corsa per le presidenziali francesi ormai imminenti. Intanto in Italia il Consiglio dei Ministri ha calendarizzato i referendum popolari riguardanti l’abolizione dei voucher e gli appalti pubblici. La data indicata è quella del 28 maggio, data che ha fatto partire subito il dibattito sull’eventualità dell’election day con le amministrative di primavera in 1000 comuni. A favore si sono pronunciati il segretario della Cgil Susanna Camusso, il Movimento 5 Stelle e il candidato alla segreteria del Pd Michele Emiliano. Queste le tematiche affrontate da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Lorenzo Fontana (Lega Nord) e Paolo De Castro (Partito democratico).

Inviti alla calma

Con un invito alla calma e al rispetto reciproco, il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, entra nello scontro diplomatico tra Turchia e Olanda. L’escalation di tensione tra i due paesi non accenna a diminuire dopo che il governo olandese ha impedito a due ministri turchi di presenziare a un’iniziativa politica per il referendum d’aprile in Turchia che punta ad allargare i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan. Per tutta risposta il presidente turco ha definito nazista e fascista un paese che si comporta in questo modo. “L’Ue chiede alla Turchia di astenersi da commenti eccessivi e da azioni che possano esacerbare la situazione, che può essere risolta solo mantenendo un buon canale di comunicazione aperto”. Così il portavoce del presidente della Commissione Juncker.
La Scozia avanzerà la richiesta formale per un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito in risposta alla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione europea. Ad annunciarlo la premier scozzese Nicola Sturgeon. “Il governo scozzese dovrebbe concentrarsi sul governare bene e sui servizi pubblici per il popolo scozzese. La politica non è un gioco”. E’ la dura risposta della premier britannica Theresa May.
Dopo un anno di lavori in Commissione e molti anni di attesa, approda in Aula a Montecitorio la proposta di legge unificata sul testamento biologico. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti, gli eurodeputati: Roberto Gualtieri (Pd) e Raffaele Fitto (Direzione Italia).

Primavera a Roma

Seconda giornata di Consiglio Europeo. Dopo la rielezione di Donald Tusk in qualità di Presidente, i capi di stato dei governi Ue si sono ritrovati oggi in 27 a discutere di migranti, politica economica e rilancio del progetto europeo. Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker ha rimarcato che l’idea di un’Europa a più velocità non deve essere valutata come la prospettiva di una cortina di ferro che lasci indietro qualche Stato membro, tagliandolo fuori dallo sviluppo del Continente, Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è detto ottimista per quanto emerso dal summit e fiducioso che dopo Brexit si possa ricreare un nuovo clima positivo, a partire magari dal 25 marzo data del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Intanto in Italia va avanti la campagna elettorale dei tre candidati per la segreteria del Partito democratico. Al Lingotto di Torino si aprirà la kermesse renziana, animata da uno slogan: “Tornare a casa per ripartire insieme”, I lavori si chiuderanno domenica con un discorso programmatico di Matteo Renzi. Il Consiglio Europeo e il ritorno di Renzi sono gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Andrea Bonanni (La Repubblica) e Fabio Martini (La Stampa).

La Bussola, puntata del 9 marzo 2017

Si apre con la riconferma di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo, il tradizionale vertice dei capi di Stato e di governo di primavera. Difesa comune, migranti, situazione economica alcuni dei temi in agenda. Inoltre, nella giornata di domani si discuterà della ‘Dichiarazione di Roma’ che dovrebbe essere adottata nel summit del 25 marzo, durante le celebrazioni in Campidoglio del 60esimo anniversario del Trattato di Roma. Al suo interno dovrebbe esserci anche un riferimento all’Europa a più velocità, di cui si parla sempre più insistentemente nell’ultimo periodo. “Non tutti i paesi sono pronti a procedere insieme allo stesso modo” è il commento del presidente della BCE, Mario Draghi ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’argomento. Ad ogni modo, Draghi si augura che sia “un accordo aperto, pronto a dare il benvenuto a qualunque Paese voglia unirsi”.
Questi gli argomenti dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Gianni Pittella (PD), Elly Schlein (Possibile) e Marco Zanni (gruppo ENF).

La voce delle donne


“L’augurio che rivolgo, oggi, a tutte le donne italiane è che la loro voce sia forte, compatta e ascoltata, nei quartieri, nelle città e nei palazzi delle istituzioni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla celebrazione per l’8 marzo al Quirinale. Migliaia le donne, di oltre 50 Paesi, che oggi hanno scelto di aderire allo sciopero internazionale con varie iniziative e manifestazioni per affermare con forza i diritti dell’universo femminile.

Informativa alle Camere del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in vista del Consiglio Europeo del 9 e 10 marzo. Per Paolo Gentiloni “non siamo i primi della classe ma non accettiamo lezioni e lavoriamo nell’interesse comune”, riferendosi alle richieste della Commissione europea all’Italia.

Nuovo schiaffo della Camera dei Lord al Governo britannico: approvato il diritto di veto da parte del Parlamento sui risultati del negoziato in merito alla Brexit ora la legge tornerà alla Camera dei Comuni, dove il governo della May gode di una maggioranza in grado di annullare l’emendamento.

Questi alcuni dei temi trattati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle), Massimiliano Salini (Forza Italia), Antonio Panzeri (Movimento Democratico e Progressista) e Daniel Gros (direttore Ceps).

Arcipelago Orban

L’Ungheria “è sotto assedio” e l’attuale tregua dei flussi migratori è solo temporanea. Così il premier Viktor Orban, nel giorno in cui il parlamento ungherese ha dato il via libera a un progetto di legge che prevede la detenzione per i tutti i richiedenti asilo. Questi ultimi verranno alloggiati in campi container alla frontiera meridionale del Paese, che potranno lasciare soltanto se decideranno di fare ritorno al loro paese d’origine. Critiche e preoccupazioni da parte delle associazioni che si battono per la tutela dei diritti umani. In vista del Consiglio Europeo di giovedì prossimo, il presidente Donald Tusk scrive ai capi di Stato e di governo per presentare i temi in agenda: dalla nomina del presidente del Consiglio – che potrebbe vedere una sua riconferma – all’immigrazione, dalla situazione economica ai preparativi del Sessantesimo anniversario dei trattati di Roma.
A Bruxelles, l’ufficio anti-frode dell’Ue (Olaf) ha avviato una serie di indagini sull’uso improprio dei fondi dell’Europarlamento da parte dei deputati, tra questi figurano anche degli italiani.
All’indomani dell’appoggio unanime del suo partito, Les Republicains, nuovi problemi per Francois Fillon. Secondo Le Canard Enchaîné, il settimanale satirico che ha sollevato il caso ‘PenelopeGate’, il candidato conservatore avrebbe ricevuto un prestito di 50mila euro da un amico imprenditore senza dichiararlo al fisco. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Luigi Morgano (Partito democratico), Lara Comi (Forza Italia), Pier Nicola Pedicini (Movimento 5 Stelle) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

Vertice a Versailles

In attesa delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, che si svolgeranno nella capitale italiana il 25 marzo, oggi a Versailles vertice tra quelli che Francois ha definito “i paesi più importanti dell’Unione Europea”. Il formato inedito è composto da Francia, Germania, Italia e Spagna che si incontrano con l’obiettivo di rilanciare il progetto Ue, indebolito dalla Brexit e minacciato da figure come Trump negli Stati Uniti e Putin in Russia.
All’ordine del giorno la politica fiscale, l’immigrazione, la questione del lavoro e la difesa. E proprio per affrontare quest’ultimo punto si sono riuniti oggi a Bruxelles i ministri degli esteri e della Difesa europei sotto la guida dell’alto rappresentante per la politica Estera Ue Federica Mogherini. Il ministro degli esteri Angelino Alfano ha detto: “in un momento storico in cui le minacce arrivano da sud, noi dobbiamo avere un nostro sistema comune europeo di difesa. Questo non significa negare la Nato, ma fare un ragionamento complementare tra difesa comune europea e Nato”. In vista delle presidenziali di questa primavera in Francia e di quelle nel mese di settembre in Germania, c’è da capire quale identità voglia darsi l’Europa per risolvere annosi problemi e affrontare nuove sfide. Donato Bendicenti ne ha parlato con i suoi ospiti l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Presidente Istituto Affari Internazionali) e Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law LUISS Roma).