La linea dell’unità

Oggi a Bruxelles Consiglio Europeo straordinario  sulla Brexit. I 27 capi di Stato e di governo hanno approvato le linee guida riguardanti l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Quali prospettive future andranno ora a definirsi per l’Unione chiamata a contrastare l’onda nazionalista, la crisi economica e quella sempre più strutturale dei migranti? Donato Bendicenti ne ha discusso con Jacopo Barigazzi (politico.eu), Fabio Martini (La Stampa) e Gerardo Pelosi (Il Sole 24 ore).

La miccia bagnata

“Molti temevano che la Brexit fosse la miccia per l’implosione dell’Ue, ma si sono sbagliati. Le cose non sono andate così. Sono arrivati dei messaggi chiari da dati economici e politici che non negano le difficoltà e la crisi del progetto europeo, ma che dimostrano come le forze che vogliono rispondere uscendo dall’Ue siano minoranze, e questo è incoraggiante” così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nell’informativa in Aula alla Camera in vista del Consiglio straordinario dell’Ue in programma sabato. L’intervento del primo ministro italiano arriva all’indomani dell’incontro  al numero dieci di Downing Street tra la premier britannica Theresa May, il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il responsabile dei negoziati per l’Unione Europea Michel Barnier. La riunione è stata definita dai partecipanti come costruttiva e utile ed è stata ribadita l’intenzione di Londra di ottenere un partenariato stretto con l’Europa. E sempre in vista del vertice straordinario del 29 aprile sulla Brexit  oggi a Lussemburgo il Consiglio affari generali nel formato a 27  ha dato via libera alle “linee guida” che sabato saranno varate formalmente. A sottolineare lo spirito di unità  dell’Ue è stato il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans “per voi sarebbe bello se ci fossero divisioni, ma purtroppo per voi non abbiamo problemi. i 27 sono uniti…”Intanto in Italia continua la polemica sul ruolo delle Ong nei soccorsi ai migranti in mare tra la Libia e l’Italia. A riaprirla le dichiarazioni del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che in un’intervista ad Agorà  su Raitre ha parlato di “alcune ong che potrebbero essere finanziate da trafficanti di esseri umani”. Risponde indirettamente il ministro dell’Interno Marco Minniti  che nel corso del question time sull’argomento ha detto “Le questioni sollevate in queste interrogazioni non possono essere sottovalutate, ma bisogna evitare giudizi affrettati e attenersi a una rigorosa valutazione degli atti”. Dopo le informative in Aula sul Consiglio Ue riguardante la Brexit., la giornata di Paolo Gentiloni è proseguita con l’incontro a Palazzo Chigi con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “L’Italia manterrà  gli impegni assunti al vertice Nato in Galles del 2014 e svolge il suo ruolo nell’Alleanza “a testa alta” ha ribadito il presidente del Consiglio. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Isabella De Monte (Partito democratico), Lorenzo Fontana (Lega Nord), Rosa D’Amato (MoVimento 5 Stelle), Adriana Cerretelli  (Il Sole 24 ore).

 

Sul mercato

“Sulla questione Alitalia bisogna dire la verità, l’ho già detta prima, lo dico anche adesso: non ci sono le condizioni per una nazionalizzazione di Alitalia”. Così il premier Paolo Gentiloni al termine della visita effettuata in un pastificio nel beneventano. “Tuttavia – ha aggiunto – il governo si sente impegnato a difendere lavoratori, utenti, contribuenti e cittadini per non disperdere risorse e asset della compagnia”. Per garantire la salvezza di Alitalia per i prossimi sei mesi il ministro dello sviluppo economico Calenda parla di un prestito ponte dello Stato da 300-400 milioni. I sindacati temono la liquidazione e lo spezzatino della compagnia area e chiedono di riaprire la trattativa per salvaguardare i posti di lavoro. A Bruxelles, il premier ungherese Viktor Orban è intervenuto in un dibattito all’Europarlamento sulla situazione dei diritti fondamentali in Ungheria. Al centro della contestazione c’è la legge sull’istruzione superiore in Ungheria che porterebbe alla chiusura dell’Università di George Soros, e una consultazione pubblica per “fermare Bruxelles”. Per questo la Commissione ha deciso di inviare una lettera di messa in mora a Budapest, primo passo della procedura di infrazione. In previsione del Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue, previsto per sabato 29 aprile, cena di lavoro a Downing Street. Ospiti della premier Theresa May, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e il negoziatore dell’Unione per la Brexit, Michel Barnier.

Questi i temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Alessia Mosca (Pd), Lara Comi (Forza Italia), Laura Agea (Movimento 5 Stelle) e Alberto D’Argenio (La Repubblica).

Il valore della Resistenza

“Tante e diverse furono le storie, tante e diverse le motivazioni. L’insieme di tutte queste fu la Resistenza. Ed è per questo che, ancora oggi – senza odio né rancore, ma con partecipazione viva e convinta – ricordiamo quegli

eventi così tragici e pieni di valore, senza i quali non vi sarebbe l’Italia libera e democratica, senza i quali non avremmo conosciuto una stagione così duratura e feconda di sviluppo civile, di promozione dei diritti, di pace”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Carpi, terra simbolo della resistenza antifascista per le celebrazioni della Festa della Liberazione. Dopo il no dei dipendenti al piano dell’azienda,  il Cda di Alitalia ha avviato l’iter per il commissariamento. La nomina del commissario spetterà al Governo. Da Bruxelles, intanto, la portavoce della Commissione Ue, Lucia Caudet, rispondendo ai giornalisti, fa sapere che eventuali aiuti di Stato sono possibili attenendosi a stringenti norme Ue in materia. La portavoce ha poi precisato che al momento la Commissione non ha ricevuto nessuna notifica sulla vicenda da parte del nostro paese. E sempre da Bruxelles, arriva la notizia che la Commissione, sui migranti, è pronta a sostenere il nostro paese, con un’ulteriore assistenza finanziaria e tecnica per espandere gli hotspot e la capacità d’accoglienza. Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Daniele Viotti (Pd), Giovanni La Via (Alternativa popolare), Sergio Cofferati (Sinistra italiana) e Jacopo Barigazzi (politico.eu).

Ballottaggio sull’Europa

“Ieri sera si trattava semplicemente di scegliere tra la difesa di quello che l’Europa incarna e l’opzione che punta alla distruzione dell’Europa”. Con queste parole, Margaritis Schinas portavoce della Commissione europea riassume il pensiero del presidente Jean-Claude Juncker che in serata si era complimentato con Emmanuel Macron, uno dei candidati alle presidenziali francesi e favorito alla corsa all’Eliseo. Macron con il 23,75% andrà al ballottaggio contro la leader del Front National Marine Le Pen, arrivata seconda con il 21,53%. E voterà per il leader di ‘En Marche!’ anche il presidente uscente, Francois Hollande, che in diretta televisiva ha spiegato come “la presenza dell’estrema destra fa di nuovo correre un rischio al nostro Paese”. Donato Bendicenti analizza il risultato del primo turno delle presidenziali francesi con dell’europarlamentare francese Sylvie Goulard (ALDE) e il direttore dell’Istituto Affari Internazionali, Ettore Greco.

 

Effetto Champs Elysées

A 48 ore dal primo turno per le  presidenziali francesi un nuovo attentato colpisce il cuore di Parigi. Ieri sera Karim Cheurfi , trentanovenne francese, pregiudicato, ha fatto fuoco con un kalashnikov uccidendo un poliziotto e ferendone un secondo in mondo grave. Anche una passante tedesca, che vive da tempo in Francia è rimasta ferita in modo lieve a un piede. L’attacco è avvenuto sugli Champs Elysées, luogo simbolo della capitale francese, e ora si tratta di capire quale peso avrà in questa corsa all’Eliseo dove le distanze tra i candidati appaiono molto risicate e la percentuale di indecisi risulta piuttosto alta. Battute finali anche per la campagna elettorale per le primarie del Pd. Domenica 30 aprile si deciderà  chi tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano sarà  il nuovo segretario del Partito Democratico. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti: Raffaele Marchetti  (relazioni internazionali LUISS Roma), Stefano Folli (La Repubblica) e Massimiliano Panarari (editorialista de “La Stampa”).

The political must

“E’ interesse dell’Italia, in questo momento, coltivare la relazione storica con gli Stati Uniti per gestire le crisi che abbiamo davanti. La leadership italiana e statunitense è fondamentale se vogliamo fare passi avanti nella stabilizzazione della Libia che vuol dire anche far fronte ai fenomeni migratori, al contrasto dei trafficanti degli esseri umani e nel combattere il terrorismo”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Washington per incontrare il presidente Trump. E sul caso di Gabriele Del Grande, il giornalista trattenuto in Turchia, Gentiloni ha confermato che le autorità italiane stanno lavorando per una rapida soluzione del caso. In Francia, a pochi giorni dal primo turno alle presidenziali gli undici candidati potranno fare un ultimo appello in televisione, su France2, per convincere gli elettori. Sarebbero in quattro, secondo i sondaggi, a contendersi i 2 posti per il ballottaggio: Emmanuel Macron, Marine Le Pen, François Fillon e Jean-Luc Mélenchon. In Italia, l’Aula di Montecitorio ha approvato il ddl sul testamento biologico che ora passa al Senato. Tra gli aspetti più significativi del testo l’introduzione del principio del divieto dell’accanimento terapeutico. Questi alcuni dei temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Simone Valiante (Pd) e Lucio Malan (Forza Italia).

La bussola, puntata del 19 aprile

A dieci giorni dal fermo di Gabriele Del Grande in Turchia, le autorità italiane si stanno muovendo per ottenere il rimpatrio del giovane giornalista. “Il vice console italiano ad Ankara e il legale turco di Gabriele Del Grande sono andati nel carcere dov’è detenuto il giornalista italiano, ma le autorità turche gli hanno impedito di vederlo”. A diffondere la notizia è il presidente della Commissione per i Diritti umani Luigi Manconi che ha avuto un colloquio telefonico con l’avvocato di Del Grande. “È indispensabile – ha aggiunto Manconi – una mobilitazione a cui stiamo dando vita. È necessaria una stretta alleanza con le istituzioni per restituire Gabriele alla libertà”. In Francia, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, proseguono i comizi elettorali in un clima teso per via della minaccia terrorista. E in tema di elezioni, dopo l’annuncio a sorpresa di ieri, la premier britannica Theresa May ha incassato il sì del Parlamento alla proposta di tenere elezioni anticipate, l’8 giugno. Sul fronte della politica interna, nell’Aula di Montecitorio si discute di testamento biologico. Approvata la norma contro l’accanimento terapeutico per i malati terminali, considerata da molti il cuore del provvedimento. Questi alcuni temi dibattuti da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Federico Gelli (Pd), Stefano Candiani (Lega Nord) e Ferdinando Nelli Feroci (presidente IAI).

La mossa di Theresa

“L’unico modo per garantire certezza e stabilità nei prossimi anni”. Così la premier britannica, Theresa May, ha spiegato perché sia importante andare ad elezioni anticipate l’8 giugno. Una decisione maturata per rafforzare la leadership del Paese in vista dei negoziati della Brexit. “Le divisioni a Westminster – ha aggiunto – mettono a rischio la nostra capacità di fare della Brexit un successo, e causeranno incertezza e instabilità dannose per il nostro Paese. Quindi abbiamo bisogno di elezioni e ne abbiamo bisogno ora”. In Turchia, il giorno dopo la vittoria di Erdogan sul referendum costituzionale, gli osservatori dell’OSCE sollevano dubbi sul risultato di misura (51,4%). Sarebbero circa 2,5 milioni le schede ritenute manipolare. E in base a questi sospetti, l’UE chiede alla Turchia “di valutare i prossimi passi molto attentamente”. L’ombra del terrorismo sulle elezioni francesi. A pochi giorni dal primo turno alle presidenziali due uomini di nazionalità francese, radicalizzati in carcere, sono stati arrestati a Marsiglia con l’accusa di voler progettare un attentato nei prossimi giorni. Questi alcuni temi affrontati nel dibattito da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Lia Quartapelle (Pd), Fabio Rampelli (Fratelli D’Italia-An) e Ferdinando Aragona (ISPI).