Moschee a lutto

Un appello a iman e fedeli affinché domenica 31 luglio si rechino a messa, nelle chiese a loro più vicine, è stato lanciato dal Consiglio francese del culto musulmano. L’invito arriva come segno di solidarietà e compassione dopo il vile assassinio di padre Jacques Hamel, sgozzato in un chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. “E’ un gesto enorme, mette fuori gioco chi vuole dividere, chi vuole una strategia del terrore”, è il commento del portavoce della CEI, don Ivan Maffeis. Intanto l’Europa, dopo le dichiarazioni della cancelliera Merkel sull’accoglienza ai rifugiati, si divide sempre più tra coloro che sposano la linea dei diritti e del dialogo e i paesi che vogliono isolarsi chiudendo le loro frontiere.
Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata di oggi da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Enzo Moavero Milanesi (direttore School of Law LUISS Roma), Anna Rossomando (PD) e Nuccio Altieri (Conservatori e riformisti).

Il sapere in macerie

Continuano le epurazioni in Turchia e la violazione di diritti e principi democratici: un’università seminuova è stata distrutta e in base a quanto riportato dal quotidiano Hurriyet sarebbero 130 i media chiusi nel Paese governato da Erdogan. Intanto Angela Merkel che ha parlato nella consueta conferenza stampa che precede la pausa estiva, ha ribadito che la linea della Germania sull’accoglienza ai rifugiati in fuga dalle guerre non cambia e che continuerà la lotta al terrorismo con più forze a disposizione e controlli coordinati. Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Linda Lanzillotta (Partito Democratico), Raffaele Marchetti (docente Relazioni Internazionali Luiss) e Luca Frusone (MoVimento 5 Stelle).

La resistenza all’ansia

“Dobbiamo impedire che la paura ci vinca. Non possiamo consentire che il nostro Paese e l’Europa entrino nell’età dell’ansia. Questo dovrebbe essere, e deve essere, invece il tempo della responsabilità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia del ‘Ventaglio’, in merito agli attentati terroristici di matrice islamica che si stanno susseguendo in Europa e nel mondo.
“Parole chiare e illuminate” le definisce il premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine dell’incontro con la premier britannica Theresa May. E proprio sul terrorismo i due premier si sono trovati concordi nell’affermare che anche dopo la Brexit, la Gran Bretagna continuerà a cooperare con i paesi dell’Ue sulla sicurezza e sulla condivisione di informazioni di intelligence.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Federico Gelli (Pd), Gian Marco Centinaio (Lega Nord) e Stefano Silvestri dell’Istituto Affari Internazionali.

Senza tregua

Ennesimo attentato in Francia, il primo compiuto contro un luogo di culto cristiano nel paese. Due uomini armati, affiliati allo Stato Islamico, si sono introdotti nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, hanno preso in ostaggio le cinque persone che erano all’interno, hanno ucciso un sacerdote e ferito gravemente un’altra persona. I due assalitori sono stati uccisi dalla polizia mentre uscivano dalla chiesa. “Vorrei che arrivasse forte lo sdegno per quanto accaduto oggi in Francia, un abbraccio affettuoso alla comunità, ai cugini francesi e la convinzione che se i terroristi vogliono distruggere la nostra identità da qui diciamo che non ci arrenderemo alla cultura di morte. L’Italia e l’Ue dovranno dimostrare di essere più forte non chiudendosi a riccio ma tenendo forte la nostra identità”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la sua visita a Campobasso in occasione della firma del patto per il Molise. Il premier in mattinata ha inaugurato il viadotto Italia sulla Salerno-Reggio Calabria: “Abbiamo investito 12,8 miliardi nel piano pluriennale per il Mezzogiorno. Ma serve che ci credano le cittadine e i cittadini del sud”. Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata odierna.
Ospiti di Donato Bendicenti: Vannino Chiti (Pd) e Sergio Puglia (Movimento 5 Stelle).

La non strategia

Aveva prestato giuramento di fedeltà all’ISIS il rifugiato siriano di 27 anni che si è fatto saltare in aria nel centro di Ansbach in Baviera ferendo 15 persone. A dirlo un video ritrovato dagli inquirenti nell’abitazione dell’attentatore. Invita a non generalizzare nell’accusare di terrorismo i rifugiati il ministro dell’Interno De Maiziere.
Continuano le epurazioni in Turchia a seguito del mancato golpe. Dopo l’esercito, la polizia, i magistrati e gli insegnanti, oggi sono stati sospesi più di 5mila operatori del settore sanitario. “Credo che la Turchia, nello stato in cui si trova, non è in grado di aderire né tra poco né tra più tempo” così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.
Approda in Aula, alla Camera, la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis ma a causa di migliaia di emendamenti, a firma dei centristi, la discussione e il voto slitteranno a settembre.
Questi i temi al centro del dibattito della puntata di oggi. Ospiti di Donato Bendicenti: Alessandro Burato dell’Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Fabio Rampelli (Fratelli D’Italia-AN) e Gea Schirò (Partito Democratico).

La mobilitazione


“La minaccia terroristica durerà , ma noi dobbiamo difenderci qui sul nostro territorio, per questo ho deciso di portare durante il periodo estivo a diecimila il numero di militari nei luoghi di svago” queste le parole del presidente francese Hollande pronunciate nel corso di una dichiarazione al termine del quarto Consiglio difesa all’Eliseo. Rimane dunque lo stato d’emergenza in tutta la Francia e proseguono le indagini per fare chiarezza sui tragici fatti di Nizza. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti Ettore Greco (direttore IAI), Sandra Zampa (Partito democratico) e Stefano Candiani (Lega Nord).

Diritti sospesi

Il Parlamento di Ankara ha approvato la mozione per l’introduzione dello stato d’emergenza per tre mesi in Turchia, annunciato ieri dal presidente Erdogan dopo il fallito golpe della scorsa settimana. Il governo turco ha inoltre dichiarato la sospensione della Convenzione europea per i diritti umani. In Francia, dopo il cordoglio per la strage di Nizza, sotto accusa le forze di sicurezza. Il governo ha deciso l’apertura di un’indagine attraverso l’ispettorato della polizia nazionale per fare luce sull’accaduto. In Italia prosegue il confronto politico sul referendum costituzionale che si terrà in autunno. “La rappresentazione del prossimo referendum come il giudizio universale è inopportuna, irrealistica e fuorviante, tanto quando si vuole dimostrare che questa riforma sarà la panacea di tutti i mali, così come quando si prospetta la fine della democrazia se la riforma verrà approvata o la catastrofe se verrà respinta”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. Questi i temi al centro della puntata di oggi.
Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Armando Sanguini dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Andrea Mandelli (Forza Italia) e Lorenzo Dellai (Democrazia solidale).

Pro & Contro

In autunno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi – attraverso un referendum confermativo – a favore o meno della Legge di riforma costituzionale approvata lo scorso aprile in seconda lettura anche dal Senato. Quali le ragioni del sì e quali del no? Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Giovanni Maria Flick (presidente emerito della Corte Costituzionale), Stefano Ceccanti (costituzionalista) e il direttore di Demopolis Pietro Vento.

A muso duro

Dopo la magistratura e l’esercito finiscono nel mirino di Erdogan anche i dipendenti del mondo della scuola. A quattro giorni dal fallito golpe, sono 15.200 gli impiegati e funzionari del ministero della Pubblica Istruzione sospesi e 21mila gli insegnanti delle scuole private a cui è stata revocata la licenza per insegnare. Intanto le istituzioni internazionali invitano il governo turco a tornare sulla strada del rispetto delle regole democratiche e dei diritti umani rinunciando all’idea di ripristinare la pena di morte. “La pena di morte e l’Unione europea non sono cose che possono andare insieme”. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea, nel corso del briefing con la stampa. In occasione della tradizionale cerimonia del ventaglio anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha usato parole dure di condanna: “Inaccettabile questo giro di vite che sta accadendo, migliaia di persone arrestate arbitrariamente. Non è più un modo di fare giustizia e chiarezza, questo è repressione ed è qualcosa di intollerabile per un paese che dice di voler entrare nell’Unione europea”. Nel corso dell’incontro con la stampa parlamentare, la presidente Boldrini ha affrontato anche il tema del referendum costituzionale. “Mi colpisce è che ancora prima di decidere la data di svolgimento del referendum si parla delle conseguenze politiche della consultazione. Mi sembra che si bypassi il merito del referendum”. Questi alcuni dei temi affrontati nella puntata di oggi.
Ospiti di Donato Bendicenti: Silvia Fregolent (Pd), Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) e Giovanni Orsina (Storia contemporanea LUISS Roma).

Lo stato delle cose


Oggi a Bruxelles riunione dei ministri degli esteri dell’Ue: all’ordine del giorno le conseguenze del fallito golpe in Turchia e le misure antiterrorismo da adottare dopo l’attacco di Nizza.
” Nessun paese può diventare membro dell’Unione Europea se adotta la pena di morte” così¬ Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica europea, ha risposto alle dichiarazioni del presidente turco Erdogan che aveva evocato il ripristino della pena di morte. L’Europa e gli Stati Uniti con John Kerry, presente al vertice, ribadiscono l’appoggio al governo Erdogan, ma sottolineano l’imprescindibilità del rispetto dei diritti civili e della democrazia.
Intanto in Italia, Renzi ha presieduto un vertice a Palazzo Chigi, che ha visto protagonisti anche il ministro della difesa Roberta Pinotti e il ministro dell’interno Angelino Alfano; dopo i tragici fatti di Nizza occorre riflettere sulle strategie che anche il nostro Paese è chiamato ad adottare per difendersi dalla minaccia del terrorismo. Nella città francese che oggi ha ricordato le vittime della strage del 14 luglio, commozione ma anche contestazioni per il premier Valls, Questi gli argomenti affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Leonardo Morlino (Scienza Politica LUISS Roma), Stella Bianchi (Partito Democratico) e Massimo Corsaro (Conservatori e Riformisti).