Ragioni referendarie

La campagna referendaria entra nel vivo e si moltiplicano i comitati e le iniziative dei due fronti. Donato Bendicenti analizza le ragioni del “Sì” e del “No” alla riforma costituzionale con i suoi ospiti: Silvia Fregolent (PD), Giuseppe D’Ambrosio (Movimento 5 Stelle) e Pietro Vento (direttore Demopolis).

La stagione di Berlusconi

Dalla discesa in campo del ’94 con Forza Italia alla nascita del Popolo delle Libertà, passando per il predellino per arrivare poi alle vicende giudiziarie. Silvio Berlusconi oggi compie 80 anni, ed è stato tutto questo, tanto amato quanto odiato ha caratterizzato 20 anni di politica italiana. Ma la sua stagione può dirsi conclusa? Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti Giovanni Orsina (storico), Massimo Franco (Corriere della Sera) e Marcello Sorgi (La Stampa).

Il tema infrastrutture

“In Italia si è pensato che assecondare gli obiettivi di austerity comportasse una riduzione degli investimenti. È stato un tragico errore di cui paghiamo il conto ora”. Così il presidente del consiglio Matteo Renzi intervenendo alla presentazione del piano industriale di Ferrovie. “Dobbiamo tornare a investire sulle infrastrutture – ha proseguito Renzi – ed ecco perché abbiamo sbloccato 18 miliardi di euro per gli investimenti”. Per il premier le infrastrutture sono il tema su cui concentrarsi per rilanciare la crescita, non solo in Italia ma anche in Europa. E proprio su questo ha annunciato che tre gruppi di lavoro italiani elaboreranno, entro marzo 2017, delle proposte da presentare in Europa.
In mattinata sempre il presidente del Consiglio, intervenendo ad una emittente radiofonica aveva fatto il punto sul DEF, approvato ieri dal consiglio dei ministri, ribadendo che “ci sono delle regole che non condivido ma che rispetto, queste regole noi le rispettiamo tutte, ma ciò che serve per terremoto e migranti, lo togliamo” dal patto di stabilità. Questi alcuni dei temi che Donato Bendicenti ha affrontato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi.

La sfida del Ponte

“Lancio una sfida a voi, quella di completare il grande progetto che Delrio chiama Napoli-Palermo per non chiamare ponte sullo Stretto.” Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo alla celebrazione per i 110 anni della Salini-Impregilo. “Un’operazione che porti non soltanto posti di lavoro, 100mila posti di lavoro – ha sottolineato il premier – ma che sia utile per togliere la Calabria dall’isolamento ed avere la Sicilia più vicina”. Per Renzi è fondamentale “completare l’infrastrutturazione delle grandi opere per modernizzare il paese” ma senza dimenticare gli investimenti per la messa in sicurezza, soprattutto delle scuole. “Tutto ciò che va in edilizia scolastica sarà fuori dal patto di stabilità” perché “la stabilità dei nostri figli vale più della stabilità delle burocrazie europee”. E sull’Europa l’auspicio del presidente del Consiglio è che “comprenderà la rilevanza degli investimenti per tornare ad una crescita che oggi è insoddisfacente”.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Ettore Greco (direttore Istituto Affari Internazionali), Matteo Colaninno (PD), Guido Guidesi (Lega Nord).

La data

Il 4 dicembre saremo chiamati ad esprimere il nostro parere sulla riforma costituzionale. Intanto entra nel vivo la campagna referendaria. Donato Bendicenti ne parla con i suoi ospiti: Alessandro Pace (presidente del Comitato No al referendum costituzionale), Giovanni Guzzetta (costituzionalista), Alan Ferrari (PD) e Giulia Grillo (Movimento 5 Stelle).

Lo stratega del confronto


“Nella figura di Aldo Moro, più che in quella di altri si riassume la fatica della democrazia, opera sempre in divenire, mai definitivamente compiuta.” Così il presidente dalla Repubblica Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale i cento anni dalla nascita dello statista democristiano ucciso dalle Brigate rosse.

Tour nel bolognese del presidente del Consiglio Matteo Renzi per visitare alcuni stabilimenti industriali. Un’occasione per ricordare come “venti mesi fa le cose stavano un po’ peggio per l’Italia, il segno era meno: oggi non siamo soddisfatti o contenti, ma il segno è diventato più, sul PIL e sull’occupazione e non grazie al governo ma chi crede e investe su questo Paese”.

Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Stefano Folli (editorialista La Repubblica) e Giuseppe Di Taranto (docente di Storia dell’economia e dell’impresa alla LUISS Roma).

Un piano per l’Africa

“Abbiamo proposto di estendere verso l’Africa il piano per gli investimenti. Stiamo dunque per lanciare un Piano Juncker per l’Africa che, se gli Stati membri lo accompagnano, potrebbe mobilitare in Africa 88 miliardi di euro di investimenti”. Così il presidente dalla Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, intervenendo alla plenaria del Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles. “Se l’Europa non investe in Africa – ha sottolineato -, l’Africa verrà in Europa.” Intanto non si arresta il flusso dei migranti che tentano la traversata del Mediterraneo. Solo 500 sono le persone soccorse oggi, nel Canale di Sicilia.

Accompagnato da polemiche e contestazioni si celebra oggi il Fertility Day, la prima giornata nazionale dedicata all’informazione e formazione sulla fertilità, voluto dal Ministero della Salute.

Questi i temi trattati da Donato Bendicenti e le sue ospiti: Titti Di Salvo (PD) e Elena Centemero (Forza Italia).

Il ritorno dell’Italicum

Con 293 voti favorevoli e 157 contrari la Camera ha approvato la mozione della maggioranza sulla legge elettorale, l’ormai noto Italicum. Il testo assicura la disponibilità della maggioranza a “consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle proposte”. Testo aspramente contestato dalla stessa minoranza del Pd che infatti ha deciso di astenersi dal voto; bocciate tutte le mozioni presentate dalle opposizioni. Ma più della votazione in Aula, a scatenare nuove polemiche è la notizia che arriva dal Campidoglio riguardante il No alle Olimpiadi Roma 2024. Dopo aver disertato l’incontro con il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente nazionale del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, la sindaca della Capitale Virginia Raggi si è così espressa in conferenza stampa: “è da
irresponsabili dire sì a questa candidatura. Non abbiamo mai cambiato idea. Non ipotechiamo il futuro di Roma e dell’Italia.
Con le Olimpiadi quello che si chiede è di assumere altri debiti, per i romani e per tutti gli italiani. Noi non ce la sentiamo”.
Questi alcuni dei temi affrontati da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), Francesco Sanna(Partito Democratico) e Umberto Gentiloni Silveri (docente di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma), Quest’ultimo è autore de “Il giorno più lungo della Repubblica” che riguarda il Caso Moro ed è stato oggetto di discussione dell’ultima parte della puntata, a pochi giorni dal centenario di nascita di Aldo Moro si getta uno sguardo sul tragico evento che cambiò irrimediabilmente la storia della Repubblica Italiana.

Le correzioni

“Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi” è l’appello lanciato da Barack Obama, nel suo ultimo intervento come presidente degli Stati Uniti, all’Assemblea generale dell’ONU. “Un paese circondato dai muri – ha aggiunto imprigionerebbe sé stesso”. Il discorso di Obama è “un grandissimo discorso che penso debba ispirare i leader e non solo gli Stati Uniti ma anche l’Europa” è il commento del premier Matteo Renzi durante un punto stampa a margine dell’Assemblea dell’ONU. La 71esima sessione delle Nazioni Unite ha come tema principale la migrazione e la necessità di dare una risposta internazionale ad una crisi senza precedenti. Per Matteo Renzi, proprio sull’emergenza dei migranti in Europa “serve un ragionamento più ampio su investimenti e anche cooperazione internazionale e anche sugli obiettivi del millennio”. In Italia intanto si discute di Italicum. Domani in Aula a Montecitorio verranno discusse le mozioni, presentate da Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle, che riguardano modifiche alla legge elettorale.
Questi i temi affrontati da Donato Bendicenti e i suoi ospiti: Gerardo Pelosi (Il Sole 24 Ore), Federico Gelli (PD) e Luca Frusone (Movimento 5 Stelle).

Il Summit sulle migrazioni

“Migranti e rifugiati non sono un peso, ma un grande potenziale, se solo venisse sbloccato” con queste parole, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha dato il via ai lavori del Summit sulle migrazioni a margine della 71esima assemblea dell’Onu. Oltre 140 i capi di Stato e di governo attesi al Palazzo di Vetro di New York, fra cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un’atmosfera resa più pesante dall’attentato di Chelsea e dall’allarme in New Jersey.  Renzi  non ha mancato di rimarcare la sua linea: “se l’Europa continua così noi dovremo organizzarci in modo autonomo sull’immigrazione: questo è l’unico elemento di novità di Bratislava dove non siamo stati in grado di dire parole chiare sul tema africano”. I temi all’ordine del giorno nel summit sono al centro della discussione affrontata da Donato Bendicenti con i suoi ospiti Giampiero Gramaglia ( Istituto Affari Internazionali) e Raffaele Marchetti  (Relazioni internazionali LUISS Roma).